A 12 anni diventa cieco per colpa dell’alimentazione: cosa mangiava tutti i giorni

Alimentarsi in modo sbagliato può esporre a malattie e condizioni fisiche gravi anche in tenera età. Lo dimostra il caso del dodicenne che ha perso la vista per colpa di come si nutriva malissimo.

Un dodicenne ha perso l’uso della vista come conseguenza estrema delle sue abitudini alimentari sballate. Mangiare male comporta delle conseguenze a diverso titolo. Disordini alimentari causati da cibi poco o per niente nutrienti e da un loro consumo frequente espone una persona a patologie importanti di diverso tipo.

Obesità, diabete, problematiche di carattere circolatorio, sovraesposizione a forme di tumore dell’apparato digerente sono tutte ripercussioni note ai più. Ma possono accadere anche altre situazioni gravi. Come ad esempio la perdita della vista, come nel caso di questo ragazzino.

La situazione ha riguardato un adolescente di nazionalità statunitense, che non faceva altro che nutrirsi di pietanze tipiche da fast food. In particolare hamburger di vario tipo e le immancabili patatine fritte. Prenderne ogni tanto va bene, ma tutti i giorni, in sostituzione dei pasti principali della giornata, proprio no.

Ed infatti il ragazzino ha subito un contraccolpo fisico assolutamente tremendo. In aggiunta a ciò, questi era solito trangugiare anche salse varie, e poi ciambelle glassate ed altri snack salati o zuccherati con metodi industriali. E succhi di frutta commerciali, che di frutta in realtà ne hanno pochissima. Ed al contrario, abbondano di conservanti, additivi e dei soliti zuccheri aggiunti. Come ha fatto il dodicenne a diventare cieco?

Perché il dodicenne perde la vista dopo avere mangiato hamburger e junk food tutti i giorni

La colpa è da individuare in un forte deficit di vitamine, divenuto ad un certo punto irreversibile. Nel caso di questo giovanissimo i medici hanno individuato un caso di alimentazione selettiva, tipica dei soggetti con delle forme di autismo. Mangiare sempre e solo cibo spazzatura ha causato dei danni a retina e nervo ottico.

Gli autistici possono sviluppare dei disturbi sensoriali che riguardano quello che mangiano. In questa situazione l’adolescente che ha perso l’uso degli occhi si era abituato alla consistenza di pochi, selezionati cibi appartenenti alla categoria del cosiddetto junk food o cibo spazzatura.

Non assumeva mai alimenti vegetali e si rifiutava di mangiare cibi nuovi. Una così forte carenza di vitamina lo ha portato così ad una situazione di cecità permanente, nel giro di sei settimane. I primi segnali lo avevano visto vittima di un calo della vista, con il sorgere di tumefazioni attorno all’area oculare.

Gradualmente la vista lo ha infine abbandonato, relegandolo a distingue appena colori e sagome e poi a non vedere più niente. I suoi nervi ottici si sono atrofizzati, per mancanza di vitamina A, zinco e rame. Ma approfonditi esami clinici hanno riscontrato una evidente e pericolosa scarsità anche di vitamine D, C e K.

Quali sono i cibi che invece proteggono l’organismo

E l’OMS – Organizzazione Mondiale della Sanità – fa sapere ogni anno come la mancanza o la pochezza di vitamina A causa circa mezzo milione di casi di cecità in età infantile o della giovinezza. Le altre vitamine mancanti fortificano la secchezza degli occhi e forniscono protezione dai raggi ultravioletti.

E minerali come zinco e rame concorrono a proteggere la retina. A portare a delle conseguenze così estreme ha concorso certamente anche la presenza di altre condizioni, quali ritardo cognitivo, motorio, linguistico e deficit dell’attenzione. Ma tutto ciò deve suonare come un campanello d’allarme anche per quei bambini e ragazzini che vertono in una situazione di salute migliore.

Anche nel loro caso l’abuso di cibo spazzatura può essere molto pericoloso. E va quindi limitato il più possibile, per dare invece la precedenza assoluta a frutta e verdura fresche di stagione, pesce azzurro, carne bianca, legumi come ceci, piselli, lenticchie e fagioli, e la giusta misura di carboidrati.