Affitto: cosa accade se il pagamento viene fatto in maniera “particolare”. Non è mai una buona idea né per il proprietario e né per l’inquilino
Le questioni legate agli affitti non sono mai semplici. Esistono, però, le leggi che tutelano sia il proprietario dell’immobile che l’inquilino nei casi in cui tutte le operazioni vengono svolte in regola e dunque si sottoscrive un contratto di affitto (scopri come risolvere le querelle sugli infissi).
Ma se questo non avviene, cosa succede? Se si risiede in un immobile in affitto in nero, allora possono sorgere diversi problemi, come quelli legati alle tempistiche in cui un inquilino deve lasciare la casa. Si può essere costretti ad abbandonare l’immobile da un giorno all’altro o serve del preavviso come avviene con il contratto? Se anche tu sei in affitto in nero, ti conviene sapere cosa ti può accadere.
Affitto in nero: a cosa si va incontro
Se hai un affitto in nero, ovvero che versi dei soldi al proprietario di casa per risiedervi senza però aver stipulato un regolare contratto di locazione, devi sapere che potresti andare incontro ad una serie di conseguenze.
C’è da precisare, prima di proseguire, che si parla di affitto in nero anche quando il contratto di locazione è stato sottoscritto ma non è mai stato registrato presso l’Agenzia delle Entrate. Specificato questo, capiamo quando un inquilino deve lasciare la casa in queste circostanze.
C’è da dire che la locazione in nero non ha una durata precisa e né tantomeno presuppone dei termini di preavviso per lasciare l’immobile. Questo significa che l’inquilino può andare via quando vuole ma allo stesso tempo anche il proprietario può chiedergli di lasciare la casa dall’oggi al domani.
Non è detto però che l’inquilino accetti di buon grado sentendosi messo alla porta. Il proprietario, infatti, per ottenere l’appartamento libero non può affidarsi allo sfratto vista l’assenza di contratto. E allora che succede?
La questione può diventare spinosa
Se l’inquilino che è in affitto in nero non vuole andare via di casa, cosa deve fare il proprietario per mandarlo via? Dopo aver dimostrato di essere il titolare dell’immobile, può ricorrere ad una specifica azione di rilascio stabilita dall’art. 447-bis cod. proc. civ.
Dal canto suo l’inquilino deve dimostrare quale sia il suo diritto ad occupare l’abitazione. Pagare l’affitto in nero, infatti, non basta a comprovare la richiesta a rimanere nell’immobile. Si configura così una situazione molto spinosa.
Da un lato il proprietario non può procedere con lo sfratto e dall’altro l’inquilino non ha tutti gli strumenti adeguati per difendersi in quanto non possiede un titolo valido che stabilisce la legalità della sua permanenza nella casa.