Aglio e olio, sai quante teste d’aglio servono per farla buona? Risponde Cannavacciuolo

Un grande classico come aglio e olio deve essere preparato nel modo giusto, così vuole la tradizione. Affinché venga bene, quante teste d’aglio ci servono? A questa domanda ha voluto rispondere lo chef Cannavacciuolo.

Gli spaghetti aglio, olio e peperoncino sono da sempre uno dei simboli della cucina italiana: rapidi da preparare, salvano pranzi e cene improvvisati con il loro sapore deciso. Ma cosa succede se uno chef stellato decide di rivoluzionarli? Antonino Cannavacciuolo, con la sua maestria, ha trasformato questo piatto in una creazione gourmet che sembra quasi irraggiungibile. E il segreto sta in un ingrediente che nessuno avrebbe mai immaginato: le teste d’aglio.

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Cannavacciuolo, la ricetta degli spaghetti aglio e olio (Ketumbar.it)

Rafael Nistor è un nome che risuona tra gli appassionati di cucina e i frequentatori dei social. Questo giovane cuoco, di origini rumene, ha trasformato un momento difficile della sua vita in un trampolino di lancio verso il successo. Lasciato il lavoro poco prima del lockdown, ha deciso di dedicarsi alla sua passione, conquistando un pubblico immenso con i suoi video su TikTok e Instagram.

Rafael Nistor e gli spaghetti aglio e olio di Cannavacciuolo

La sua forza è nel modo in cui riesce a raccontare il cibo, rendendo anche le ricette più sofisticate un gioco da ragazzi. Con il suo stile diretto e il sorriso sempre presente, Rafael ha conquistato una platea di milioni di follower, rendendo il cibo un’esperienza condivisa e coinvolgente. I suoi video ASMR, dove ogni suono della preparazione diventa parte dell’esperienza, amplificano il fascino di ciò che crea. E tra i tanti piatti presentati, la rivisitazione degli spaghetti aglio e olio di Cannavacciuolo ha fatto breccia nel cuore di molti.

Nella versione di Cannavacciuolo, l’aglio non è solo un ingrediente, ma il vero protagonista. Per ottenere quel sapore morbido e vellutato, serve un procedimento che richiede pazienza e attenzione. Sei teste d’aglio, infatti, vengono immerse nel latte e lasciate marinare per un’intera notte. Questo primo passaggio serve a smorzare la nota pungente, preparando il terreno per ciò che accadrà dopo.

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Aglio e olio, la ricetta più moderna (Ketumbar.it)

Il giorno seguente, l’aglio viene bollito nel latte per cinque volte. Questo processo apparentemente lungo permette di esaltarne la dolcezza naturale, trasformandolo in una base cremosa e delicata. Una volta terminata la cottura, gli spicchi vengono frullati fino a ottenere una pomata liscia e profumata, un’essenza di aglio che non somiglia a niente di conosciuto. La magia, però, non finisce qui. Per completare questa base, si scalda una miscela di latte e tuorli d’uovo, facendola leggermente addensare, e vi si aggiunge della panna semimontata. Questo passaggio, che richiede precisione, conferisce alla crema una consistenza vellutata, perfetta per accompagnare il piatto.

La pasta che diventa un capolavoro: aglio e olio rivoluzionata

Gli spaghetti, in questa versione, non vengono semplicemente bolliti e conditi. Cannavacciuolo utilizza una tecnica chiamata risottatura, che permette di amalgamare sapori e consistenze in un’armonia perfetta. La pasta viene cotta per metà del tempo in acqua bollente, per poi essere trasferita in padella, dove termina la cottura insieme ad aglio, olio, peperoncino e prezzemolo.

In questa fase, il calore e il movimento della padella fanno sì che l’amido rilasciato dagli spaghetti si leghi all’olio, creando una crema naturale che avvolge ogni filo di pasta. Questo dettaglio, semplice solo in apparenza, è ciò che trasforma il piatto in un’esperienza sensoriale unica.

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La ricetta rivisitata di un grande classico (Ketumbar.it)

Il tocco finale è affidato alla pomata d’aglio, che viene aggiunta sopra gli spaghetti, e a una spolverata di pane croccante. Questo crumble, preparato tostando pane tritato grossolanamente con aglio, olio e prezzemolo, aggiunge una nota croccante e aromatica che completa il piatto.

La semplicità che diventa eccellenza

Questa rivisitazione degli spaghetti aglio, olio e peperoncino è la dimostrazione di come la cucina possa elevare anche i piatti più semplici a livelli straordinari. Il lavoro di Antonino Cannavacciuolo, raccontato con maestria da Rafael Nistor, è un invito a riscoprire la bellezza della tradizione, arricchendola con tecniche moderne e un tocco di creatività.

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