Ami il cioccolato fondente? Fai attenzione, potresti averne acquistato uno che potrebbe farti davvero male.
Mangiare qualcosa di dolce non fa certamente male a nessuno, anzi lo consigliano spesso anche i nutrizionisti a chi è a dieta, ovviamente facendo in modo di non eccedere nelle quantità. Nonostante questo, c’è chi tende a priori a preferire il cioccolato fondente, che è sicuramente più amaro, ma che può garantire al nostro organismo importanti benefici.
Al suo interno si trovano infatti fibre, rame, manganese, magnesio, ferro, potassio, fosforo, zinco, selenio e acido oleico, un tipo di grasso che troviamo anche nell’olio d’oliva che fa bene al nostro cuore. Non si deve inoltre dimenticare il suo ruolo nel tenere sotto controllo la pressione e la circolazione sanguigna, oltre a ridurre il colesterolo e il rischio di incorrere in malattie cardiache. Insomma, consumarne anche solo un piccolo quadratino ogni giorno può essere una scelta saggia, anche se sarebbe bene verificare il tipo di marchio che si acquista se non si vuole incorrere in problemi.
Almeno apparentemente non sembrano esserci quindi grossi rischi dati dal consumo di cioccolato fondente, anzi a livello generale sarebbe bene preferirlo a quello al latte o bianco, che contendono una maggiore quantità di zuccheri. In realtà, dei problemi potrebbero effettivamente emergere se si dovesse avere acquistato una marca ben precisa, che può presentare un prodotto con all’interno delle sostanze che sono nocive per il nostro organismo.
Purtroppo questa situazione sembra riguardare uno dei brand più noti e apprezzati dai consumatori, ovvero due tavolette della linea Nero di Perugina, con percentuali elevate sia di cadmio che di piombo:
A metterlo in evidenza è un’indagine condotta dalla rivista americana Consumer Reports, che ha preso in esame diversi prodotti a base di cacao, comprese le gocce di cioccolato, i preparati per la cioccolata calda e le tavolette di cioccolato fondente e al latte. I dati sono davvero allarmanti, su 28 tavolette, ben 23 (l’82% del campione) presentano livelli di piombo o cadmio superiori ai limiti massimi consentiti dalle autorità sanitarie della California (0,5 mcg al giorno per piombo e 4,1 mcg al giorno per il cadmio).
Percentuali come quelle emerse nei prodotti Perugina sono decisamente eccessive, in modo particolare per quanto riguarda il piombo. Informata della situazione, l’azienda ha provato a difendersi e ha sottolineato di essere sempre scrupolosa nel suo operato, anche quando si tratta di verifiche relative alla presenza dei metalli pesanti nella sua produzione.
Questa situazione tende però a essere la conseguenza di una situazione ben precisa legata proprio alla materia prima, il cacao. Più alta è la concentrazione di cacao nel prodotto finale, maggiori saranno i livelli di cadmio, piombo e altri metalli. Questo non significa demonizzare a priori qualcosa amato da tanti, ma sicuramente diminuirne le quantità può essere utile a evitare di andare incontro a gravi problemi di salute.
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