In Germania è stato approvato l’uso del Mevalone, un fungicida all’avanguardia, che si utilizzerà nell’agricoltura e nei vigneti biologici
Mevalone, un biofungicida sviluppato dall’azienda britannica Eden Research, ha recentemente ottenuto un importante riconoscimento. È stato incluso nell’Organic Input List dal Forschungsinstitut für biologischen Landbau (FiBL) in Germania. Questa approvazione rappresenta un passo fondamentale soprattutto per chi è attento alla sostenibilità e alla protezione ambientale. In particolar modo nel settore agricolo e vitivinicolo.
Il Mevalone si distingue per la sua capacità di combattere la Botrytis cinerea. Parliamo di un fungo responsabile della muffa grigia che colpisce le uve. Il prodotto è composto da terpeni, sostanze naturali protette in microcapsule realizzate con la tecnologia brevettata Sustaine. Queste microcapsule, quando esposte all’umidità (ad esempio durante la pioggia), si rompono e rilasciano i terpeni. Questi agiscono distruggendo le membrane delle cellule fungine, impedendo la diffusione del patogeno. Quando le condizioni tornano più secche, le capsule si richiudono, pronte a rilasciare nuovamente il loro contenuto quando si ripresenterà l’umidità. In questo modo si garantisce un’azione duratura e ripetibile senza la necessità di continui interventi.
L’approvazione in Germania, avvenuta nell’agosto di quest’anno, consente l’utilizzo di Mevalone nelle aziende agricole e nei vigneti biologici certificati. Il FiBL, che è uno degli enti di riferimento per l’agricoltura biologica a livello internazionale, ha riconosciuto l’efficacia del prodotto e la sua compatibilità con i principi dell’agricoltura biologica. Questo è un risultato significativo per Eden Research, che vede così aumentare la visibilità e l’affermazione del proprio biofungicida anche in uno dei mercati agricoli più importanti d’Europa.
Questo rappresenta un importante passo verso la disponibilità di soluzioni biologiche per la protezione delle colture. Il prodotto si posiziona come un’alternativa valida ai tradizionali fungicidi chimici. Un altro vantaggio è quello di essere basato su terpeni, composti naturali derivati da piante. Questa innovazione può contribuire significativamente a soddisfare la crescente domanda di prodotti agricoli biologici.
Oltre ai vigneti, Mevalone potrebbe essere utile anche per altre colture. Parliamo di frutteti di mele, dove le pratiche biologiche stanno guadagnando terreno. La strategia agricola biologica della Germania per il 2030 prevede che entro la fine del decennio il 30% della superficie agricola del paese sia dedicata a pratiche biologiche.
Mevalone ha già ottenuto il riconoscimento in altri paesi come la Nuova Zelanda, dove è commercializzato con il nome di Novellus. Anche se i fungicidi convenzionali offrono una protezione leggermente superiore in termini di efficacia (62% contro il 57,9% di Mevalone), l’uso di un prodotto biologico come questo consente di evitare l’impiego di sostanze chimiche sintetiche. Contribuisce così a una viticoltura più sana e sostenibile.
In un contesto europeo che sta progressivamente favorendo l’agricoltura biologica, Mevalone rappresenta una risposta per proteggere le colture modo ecologico, promuovendo un futuro più verde e meno dipendente dai pesticidi convenzionali.
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