Nel 2025 saranno erogati assegni di vedovanza con importi superiori rispetto a quelli dell’anno in corso. Quantifichiamo l’incremento.
Per i vedovi assegni con importi più alti nel 2025 grazie alla rivalutazione annuale. Scopriremo tutte le cifre ma iniziamo con un avvertimento, non aspettatevi aumenti sostanziosi. Al contrario, saranno molto contenuti.
A gennaio scatterà come ogni anno la rivalutazione delle pensioni. Il meccanismo di perequazione permette di aggiornare gli importi in base al tasso di inflazione e considerando che nel 2024 questo tasso è sceso si capisce come gli aumenti saranno ridotti rispetto quelli degli ultimi due anni. Nel 2023 abbiamo avuto una rivalutazione del 7,3% come conseguenza degli effetti dello scoppio della guerra in Ucraina. Nel 2024 è scesa al 5,4% mentre nel 2025 sarà solo dello 0,8%. Una percentuale molto bassa soprattutto ricordando che sarà del 100% solo per i trattamenti entro quattro volte il minimo.
Si tratta di pochi euro in più rispetto l’anno in corso specialmente per chi riceve assegni di importo molto basso. La rivalutazione, comunque, toccherà tutte le pensioni (tranne quelle legate all’APE Sociale), anche le pensioni di reversibilità dedicate ai superstiti di pensionati INPS deceduti. Prima di scendere nei dettagli per quantificare gli incrementi è bene sottolineare come lo 0,8% sia un tasso di previsione suscettibile di cambiamenti nel corso del 2025 ossia dopo che l’ISTAT avrà calcolato con esattezza la variazione dell’indice dei prezzi dell’ultimo trimestre 2024.
Aumenti dello 0,8% sulle pensioni di reversibilità
La pensione di reversibilità viene erogata dall’INPS ai superstiti di pensionati deceduti. Coniuge e figli ma anche genitori, fratelli e sorelle, nipoti qualora il deceduto non avesse moglie/marito o figli. Condizione necessaria è che il superstite risultasse a carico del de cuius al momento della morta (non vale per il coniuge). L’importo dell’assegno è pari ad una quota della pensione maturata dal pensionato deceduto. Tale quota dipenderà dal grado di parentela e dal numero di superstiti. Il 100% spetta unicamente in presenza di coniuge e due o più figli a carico.
La cifra percepita, dunque, non è fissa ma varia in base alla pensione percepita dal defunto e ai redditi del beneficiario. All’importo noto nel 2024 si dovrà aggiungere lo 0,8% se non supera 4 volte il minimo ma attenzione, alcune modifiche alla rivalutazione hanno introdotto meno penalizzazioni per i trattamenti più alti. Nel 2025 si tornerà al meccanismo delle tre fasce progressivo.
Il 100% ossia lo 0,8% di aumento per trattamenti fino a 4 volte il minimo, il 90% ossia lo 0,72% di aumento per i trattamenti tra 4 e 5 volte il minimo e il 75% ossia lo 0,6% di aumento per i trattamenti oltre 5 volte il minimo. Come già detto si tratta di percentuali molto basse che faranno aumentare il trattamento per i vedovi e non solo di pochi euro. Ad esempio con una pensione di 600 euro oggi, nel 2025 si arriverà a 604,80 euro mentre con mille euro a 1.008 e così via (sempre che sia confermato lo 0,8%).