Assegno di Inclusione: ecco cosa devi fare per non perderlo nel 2025

Nel 2025 si potrebbe perdere l’Assegno di Inclusione. Bisogna ricordare quale obbligo adempiere per evitare brutte sorprese.

Prendete il calendario 2025 e segnate la prima data fondamentale per evitare di perdere l’Assegno di Inclusione. In questo modo si potrà stare tranquilli e avere la certezza che i soldi del sussidio continueranno ad essere erogati.

Uomo contento e soldi
Assegno di Inclusione: ecco cosa devi fare per non perderlo nel 2025 (Ketumbar.it)

L’Assegno di Inclusione ha sostituito il Reddito di Cittadinanza insieme al Supporto per la Formazione e il Lavoro. Il Governo ha voluto ideare una nuova misura perché quella vecchia considerata inutile, una paghetta che non ha portato un aumento del tasso di occupazione. Il nuovo AdI è nato per permette alle famiglie bisognose di ricevere un aiuto mentre gli occupabili cercano un lavoro e i non occupabili intraprendono un percorso sociale. Beneficiari sono i nuclei con minori, over 60, invalidi e soggetti in condizione di svantaggio sociale che rispettano determinati requisiti reddituali, patrimoniali e hanno un ISEE entro 9.360 euro.

Inoltrare domanda di AdI non basta per ricevere il sussidio economico che, ricordiamo, ha un valore base di 480 euro. Sarà necessario sottoscrivere il Patto di Attivazione Digitale altrimenti la prima ricarica non verrà effettuata. Questo PAD impegna i cittadini a rispettare determinati obblighi come, ad esempio, recarsi presso i Servizi Sociali entro 120 giorni. Dopo il primo colloquio, poi, l’appuntamento dovrà essere preso nuovamente ogni 90 giorni. Chi non seguirà le direttive vedrà sospendersi le erogazioni mentre rifiutando anche una sola offerta di lavoro congrua il diritto decadrà.

Ecco come evitare di perdere l’Assegno di Inclusione nel 2025

Tra le caratteristiche dell’Assegno di Inclusione c’è un dettaglio che bisognerà ricordare nel 2025. Le erogazioni mensili previste sono 18, poi ci sarà un mese di pausa prima che riprendano per altri 12 mesi. C’è di più, per far riprendere i versamenti bisognerà inoltrare nuovamente domanda di accesso alla misura. Facendo due conti, i percettori che ricevono l’Adi da gennaio 2024 – mese di avvio – riceveranno l’AdI fino al mese di giugno 2025. A luglio non riceveranno i soldi ma dovranno presentare nuova richiesta per tornare ad ottenere la ricarica nel mese di agosto 2025.

Calendario 2025
Ecco come evitare di perdere l’Assegno di Inclusione nel 2025 (Keumbar.it)

Chi invece lo percepisce da febbraio 2024 avrà il mese di stop ad agosto e così via. Ribadiamo che dopo il primo stop i versamenti non saranno più 18 bensì 12 e poi si replicherà l’iter. C’è un’altra considerazione da fare in relazione al 2025. Abbiamo parlato di requisiti economici e di un limite ISEE. L’Indicatore della Situazione Economica Equivalente ha scadenza annuale, da gennaio a dicembre.

Significa che da gennaio 2025 l’ISEE 2024 non sarà più valido. Bisognerà presentare una nuova Dichiarazione Sostituiva Unica per il calcolo dell’ISEE 2025 o sarà sospensione di versamenti. L’INPS, infatti, dovrà accertare che il percettore continui a soddisfare i requisiti e che non sono accorse variazioni nel corso dell’anno. Segnate, dunque, le due incombenze, una ad inizio anno per tutti e l’altra da luglio in poi in base al mese in cui si è ricevuto l’Assegno di Inclusione per la prima volta.

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