Assegno Unico Universale: per alcune famiglie arriverà tra il 27 ed il 30 dicembre. Il motivo del ritardo e cosa sapere sul 2025
Anche per il mese di dicembre sono in molti gli italiani che attendono il pagamento della rata dell’Assegno Unico Universale, l’ultima per il 2025 prima dell’aggiornamento dell’importo che scatterà con il nuovo anno. Ogni mese la data dell’accredito varia e anche se l’Inps nei mesi scorsi ha ufficializzato il calendario con le date di accredito, c’è chi non le ha segnate.
C’è da dire, poi, che per alcune famiglie i pagamenti potrebbero arrivare solo a fine mese, tra il 27 ed il 30 di dicembre. Ma perchè così tardi? Le somme attese potranno essere visualizzate solo dopo Natale. Vediamo com’è la situazione del dettaglio e da cosa dipende questa variazione.
Secondo la comunicazione Inps l’accredito della rata di dicembre per l’Assegno unico avverrà nelle giornate di martedì 17, mercoledì 18 e giovedì 19 dicembre. Sarà questo l’ultimo pagamento per il 2024 che dà una ventata di sollievo alle famiglie alla soglia delle feste natalizie.
Non per tutti però sarà così. Alcuni nuclei familiari, infatti, riceveranno le somme tra il 27 e il 30 dicembre. Ma per quale motivo? Sono coloro che hanno fatto richiesta dell’Assegno Unico Universale solo nel mese di novembre e per le famiglie che hanno subito una variazione della rata per via di un ricalcolo nei mesi di ottobre e novembre.
In queste situazioni “particolari” i pagamenti slitteranno e con le feste di mezzo arriveranno poco prima della fine dell’anno. Per conoscere le date ufficiali, in ogni caso, si può consultare l’applicazione IO o il portale dell’Istituto accedendo all’area personale MyInps.
Nel corso del mese di dicembre l’Inps dovrebbe rendere noto anche il calendario con tutte le date di accredito che riguarderanno i pagamenti del 2025. Per il prossimo anno ci sono due cose importanti che i cittadini beneficiari del bonus devono sapere (scopri anche cosa succede sul fronte pensioni).
Innanzitutto, che ci sarà un aumento per l’Assegno Unico Universale per via della rivalutazione, il meccanismo che in base al costo della vita adegua gli importi delle prestazioni previdenziali e assistenziali erogati dallo Stato. Siccome l’inflazione si è alzata negli ultimi tempi, le famiglie destinatarie della quota massima dell’assegno riceveranno un aumento di 25 euro al mese.
C’è da ricordare, inoltre, che è necessario effettuare per il nuovo anno l’aggiornamento dell’Isee. Se questo non viene fatto l’Assegno non viene eliminato ma pagato con il minimo previsto dalla legge.
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