Cosa ti succede se bevi tre tazze di caffè ogni mattina: sono più i rischi o le controindicazioni? Scopriamolo insieme
Per molti, una tazzina fumante di caffè rappresenta il miglior modo di iniziare la giornata. Che sia rovesciata all’interno di una tazza ripiena di latte caldo o bevuta a parte, poco importa.
Per una buona parte degli italiani, peraltro, una sola tazza di caffè durante tutto il corso della mattina non è abbastanza. C’è, ad esempio, chi non rinuncia a berne una seconda quando scoccano le 10 del mattino. E c’è anche chi, avendo la sveglia a orari come le 5 o le 6 del mattino, reputa la normalità toccare le tre tazzine di caffè prima che arrivi il momento del pranzo.
La domanda che viene spontaneo porsi, specie in quest’ultima circostanza, è la seguente: quanto è salutare bere tre tazze di caffè a distanza ravvicinata? E soprattutto, sono più i rischi o i benefici?
A prescindere che tu utilizzi la moka o la macchinetta del caffè (qui per alcuni consigli su come pulirla alla perfezione), sappi questo: non è vero che consumare tre tazzine di caffè al mattino è necessariamente un male.
Tre dosi di caffeina, purché assunte a qualche ora di distanza l’una dall’altra, apportano innumerevoli benefici al corpo. Innanzitutto, la caffeina è una sostanza stimolante che raggiunge il cervello in breve tempo, tramite il flusso sanguigno. I benefici che ne riscontri è la sensazione di essere più “sveglio” e pronto ad affrontare la giornata, dato il suo effetto stimolante.
Il consumo di caffeina, sempre in relazione a ciò, favorisce la memoria e la concentrazione, proprio per la capacità della caffeina di bloccare i recettori dell’adenosina, un neurotrasmettitore responsabile della sensazione di sonno.
In più, secondo recenti studi, il caffè sarebbe in grado di contrastare lo sviluppo di malattie neurodegenerative quali l’Alzheimer, in virtù della sua capacità di potenziare la funzione cerebrale.
Sempre rimanendo in tema di salute, ricerche condotte sulla caffeina hanno evidenziato non solo come quest’ultima influisca positivamente sulla digestione, stimolando la produzione di acido cloridrico nello stomaco, ma anche abbassi il rischio di contrarre malattie cardiovascolari. Tutto merito degli antiossidanti presenti del caffè, che migliorerebbero la salute dei vasi sanguigni.
Ora che abbiamo elencato i vantaggi dell’assunzione di caffeina, passiamo a indicare anche le ragioni per cui, invece, la stessa non dovrebbe mai superare un certo limite (una dose pari a circa 400 mg al giorno). Quali sono, per farla breve, i rischi collegati al consumo di troppo caffè?
Pur avendo numerosi vantaggi dalla sua, il caffè è una sostanza che non andrebbe mai consumata alla leggera. Dosi eccessive di caffeina, infatti, potrebbero rivelarsi deleterie per l’umore, accentuando l’ansia e il nervosismo, oltre che l’irritabilità.
In aggiunta, consumare troppi caffè, specie a ridosso del pomeriggio/sera, potrebbe comportare problemi in termini di sonno. Devi sapere, infatti, che la caffeina può rimanere in vita anche per diverse ore dopo l’assunzione, influendo negativamente sulla qualità del tuo riposo.
Infine, consumare troppi caffè potrebbe essere deleterio anche in termini gastrointestinali, causando reflusso e problemi di acidità. Come comportarsi, dunque, quando viene il momento di consumare il caffè? Non abbondare, ma usare la parsimonia.
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