Bonus da 3.600 euro: per non autosufficienti e rimborsi per spese straordinarie

Arrivano nuove misure economiche previste per chi è in maggiore difficoltà. Ecco come funzione il bonus da 3600 euro per non autosufficienti

Sono in arrivo importanti misure economiche pensate per supportare chi si trova in situazioni di particolare difficoltà. Tra le novità previste per il 2025, spicca un intervento pensato per chi non è autosufficiente.

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Bonus da 3.600 euro – Ketumbar.it

Il sostegno economico può infatti arrivare fino a 3.600 euro e ha tutte le caratteristiche per essere considerato come un vero bonus. Si tratta però di una misura che non si limita al solo bonus mensile, ma che include anche rimborsi per spese straordinarie. Ma vediamo in cosa consiste nel dettaglio e quali sono i requisiti per ottenerlo.

Arriva l’aiuto per chi è in difficoltà

Il cosiddetto bonus da 3.600 euro è un incentivo erogato per migliorare la qualità della vita delle persone non autosufficienti. Si tratta di un contributo mensile da 300 euro, erogato per coprire i costi di un aiuto domestico necessario per vivere con dignità. È possibile accedere a questo sostegno mediante il fondo Cas.sa Colf, realizzato per integrare gli aiuti statali con un supporto specifico per chi affronta situazioni di salute molto difficili.

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Arriva l’aiuto per chi è in difficoltà – Ketumbar.it

Per poter usufruire del bonus è necessario soddisfare alcuni requisiti. Tra questi vi è l’adesione al fondo Cas.sa Colf con almeno 12 mesi di contributi versati, oltre ad una soglia minima di 25 euro per trimestre e una certificazione di non autosufficienza. La valutazione medica, assolutamente necessaria, deve tenere conto della capacità di svolgere attività quotidiane fondamentali, come lavarsi, vestirsi o alimentarsi in maniera autonoma. Insieme al contributo mensile sono previsti anche dei rimborsi mirati per spese straordinarie, coperti sempre dal fondo Cas.sa Colf.

Si tratta di spese che includono costi legati a ricoveri, interventi particolari e malattie. Così facendo, il fondo sostiene un supporto economico rilevante che va oltre la gestione del lavoo domestico. Si tratta di una misura che viene affiancata dal bonus statale, che prevede una detrazione fiscale del 19% relativa ai contributi versati per colf e badanti, per un massimo di 2.100 euro all’anno. Unendo queste misure è possibile ridurre in maniera notevole i costi, così da incentivare la regolarità contrattuale in un mercato del lavoro domestico più equo e trasparente. Grazie al bonus da 3.600 euro, le famiglie potranno puntare su un sostegno concreto che aiuterà loro a gestire con più facilità le difficoltà economiche legate alla non autosufficienza. Verrà inoltre valorizzato il lavoro domestico e migliorata la qualità della vita di chi ne ha maggiore bisogno.

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