Castello delle Cerimonie, stavolta è veramente finita: “Tutto smantellato”

C’è il lucchetto all’ingresso del famoso Castello delle Cerimonie. A “La Sonrisa” è finito tutto, in attesa di sapere il futuro dei lavoratori. Ed il reality show che fine fa?

Castello delle Cerimonie, c’era attesa su quello che sarebbe stato il destino della struttura. Quella che era una delle attività storiche del Comune campano di Sant’Antonio Abate, in provincia di Napoli, era finita nell’occhio del ciclone per delle irregolarità riscontrate nello scorso mese di febbraio.

Il Castello delle Cerimonie diventa del Comune e finisce anche il reality show
Avviate le procedure per il cambio di proprietà del Castello delle Cerimonie (ketumbar.it) Foto Instagram @hotellasonrisa

Il reato di lottizzazione abusiva riscontrato dalle autorità ha, di fatto, messo fine ad una storia che andava avanti sin dal 1979. Ma purtroppo le non conformità andavano avanti a loro volta da decenni. E per questo tipo di irregolarità si prevede la acquisizione a titolo gratuito del Comune dove la struttura contestata sorge.

Proprio questo è quel che è accaduto con la celebre “La Sonrisa”, diventata famosa negli ultimi dieci anni con il nome di “Castello delle Cerimonie”. Appellativo che deriva dall’omonimo reality show che è andato in onda fino ad ora. La sindaca di Sant’Antonio Abate, Ilaria Abagnale, ha fatto il possibile per evitare strappi bruschi che avrebbero potuto avere delle conseguenze pesanti sui circa 250 lavoratori del Castello delle Cerimonie.

Ma la attività non appartiene più alla famiglia Polese, con l’amministrazione Abagnale che ha cominciato tutto il necessario per completare l’iter burocratico che porterà al cambio di proprietà. Terreni e relativi immobili che vi sorgono su diventeranno di proprietà del Comune.

Che fine ha fatto il castello delle cerimonie a Napoli?

Lo ha stabilito una sentenza della Corte di Cassazione, che da mesi era chiamata a fornire un verdetto definitivo. Ora la confisca de “La Sonrisa” è ufficiale e praticamente operativa. L’amministrazione di Sant’Antonio Abate acquisirà a zero euro tutta l’area grande 40mila metri quadri.

Il Castello delle Cerimonie diventa del Comune e finisce anche il reality show
Fuochi d’artificio a La Sonrisa (ketumbar.it) Foto Instagram @giuliaabaiocco

A quanto pare è risultato impossibile sanare le irregolarità edilizie osservate. E con la fine dei giochi per il famoso albergo e ristorante, finisce anche la trasmissione televisiva che era molto apprezzata perché in grado di divertire con picchi sempre nuovi di kitsch.

L’esagerazione e le pacchianate erano all’ordine del giorno, puntata dopo puntata, sia per gli arredi pomposi de “La Sonrisa” che per la natura goliardica fino all’esasperazione dei ricevimenti che vi si tenevano. Il risultato finale era tutto un susseguirsi di risate e di divertimento per il pubblico.

Va anche detto che in molti storcevano il naso, in particolare i napoletani che sostengono che “Il Castello delle Cerimonie” non andrebbe preso come qualcosa che rappresenta la città ed il territorio circostante. Il successo del programma tv di Real Time ha travalicato pure i confini dell’Italia.

Che ne sarà de “La Sonrisa”

Infatti “Il Castello delle Cerimonie” è stato trasmesso anche negli Stati Uniti ed in più di venti Paesi esteri. Tra i quali la Russia, la Polonia, la Germania e l’Argentina. La sindaca Abagnale però ora ha parlato apertamente di “sgomberare immobili e terreni”. Non ci sarà possibilità per la famiglia Polese, fondatrice e finora proprietaria de “La Sonrisa”, di ritornare ai fasti di un tempo. A meno che non venga fondato un nuovo Castello delle Cerimonie altrove.

La struttura probabilmente verrà destinata ad un nuovo uso di utilità pubblica. E dovrebbe essere organizzato un bando pubblico per individuare i nuovi gestori che agiranno per conto del Comune di Sant’Antonio Abate. La sindaca sottolinea anche come il futuro della struttura verrà deciso nei prossimi mesi, presumibilmente entro la prima metà del 2025.

Per quanto riguarda i Polese, gli stessi hanno continuato ad esercitare l’attività alberghiera e di ristorazione versando un canone di locazione di 29mila euro al mese circa.

Così hanno potuto portare a termine gli impegni presi con i clienti che hanno deciso di non disdire le loro prenotazioni. Un’altra vicenda recente riguarda invece la content creator per adulti che si è vantata dei suoi guadagni in radio. E la Guardia di Finanza l’ha stanata alla velocità della luce.

Gestione cookie