Alla base della genialità e, quindi, del successo di Steve Jobs c’era una regola semplicissima: la regola dei 10 minuti. Sembra incredibile ma tutti possiamo metterla in pratica.
Chi non vorrebbe raggiungere le vette raggiunte da Steve Jobs? Steve Jobs è stato il “mito” per eccellenza, il genio, colui che ci ha visto lungo prima di tutti, un avanguardista che fece soldi a palate grazie al suo ingegno. Jobs – scomparso nel 2011 – fu CEO di Apple fino quasi alla fine quando fu costretto a dimettersi per ragioni di salute.
La lista dei suoi successi è talmente lunga che per elencarli tutti sarebbe necessario scrivere un libro. Partiamo con il dire che, oltre ad aver fondato Apple, fondò anche la società NeXT Computer e Pixar Animation Studios prima dell’acquisto da parte della Walt Disney Company, della quale era membro del consiglio di amministrazione e maggiore azionista.
L’intuito, il saperci vedere più lungo e prima degli altri erano, senza ombra di dubbio, le sue carte vincenti oltre a, naturalmente, abilità fuori dal comune. Lui aveva una regola per mantenere il suo cervello sempre ai massimi livelli di performance: la regola dei 10 minuti. La inventò lui? In realtà non proprio: già i filosofi dell’antica Grecia mettevano in pratica questa regola che è tanto semplice quanto efficace, davvero alla portata di tutti.
Regola dei 10 minuti: è semplicissima ma ti rende geniale
La regola dei 10 minuti è ciò che ha reso Steve Jobs un vero genio nonché uno degli uomini più ricchi del Pianeta. A dirlo non è stato solo lui ma anche gli neuroscienziati confermano che questa regola funziona. La cosa davvero straordinaria sai qual è? Che possiamo applicarla tutti nella nostra vita di ogni giorno!
Ognuno di noi è abituato a darsi delle regole per migliorare la propria efficienza, la propria produttività nello studio o sul lavoro e per migliorare anche la propria situazione economica. Ci diamo la regola di svegliarci ad una certa ora al mattino, di non distrarci mentre lavoriamo, di risparmiare e non spendere denaro in cose inutili.
Ma, fino ad oggi, forse abbiamo sempre sbagliato regole visto che nessuno di noi è passato alla storia per la sua genialità né per il suo conto in banca. Steve Jobs, invece, ci è riuscito con una regola semplicissima: la regola dei 10 minuti. In cosa consiste? Semplice: se sono più di 10 minuti che stai pensando ad un problema e non hai ancora trovato la soluzione, allora alzati a cammina per almeno altri 10 minuti.
Sembra pazzesco visto che quasi tutti siamo sempre stati convinti che, per risolvere un problema, bisogna spremersi le meningi finché non abbiamo trovato la soluzione. Steve Jobs – e gli neuroscienziati sono d’accordo con lui – reputava che camminare migliorasse le sue capacità cognitive. Non solo: distrarsi un attimo dal problema gli consentiva di riuscire a guardarlo da un altro punto di vista ed elaborare nuove strategie.
Gli esperti di neuroscienze confermano che Jobs aveva ragione: camminare non fa bene solo alla salute del corpo e alla forma fisica ma aiuta anche il cervello, lo stimola, implementa la concentrazione. Non dimentichiamo che Socrate dava lezioni di vita mentre camminava scalzo al Porto del Pireo. Sarà stato un caso? Molto probabilmente no!