Se stai cercando il tuo primo lavoro o un nuovo lavoro, segui i consigli degli esperti di selezione del personale: c’è un trucchetto per fare colpo su chiunque ai colloqui.
Spesso i colloqui con le aziende per le quali ci candidiamo non vanno come vorremmo non tanto perché non siamo preparati ma perché in quel momento non riusciamo a dare il meglio di noi stessi. Presi dall’agitazione possiamo diventare impacciati, non sapere bene cosa dire e, soprattutto, non sapere cosa rispondere alle domande di chi ci sta di fronte.
Ed è così che la maggior parte dei colloqui finisce con la fatidica frase “le faremo sapere” che poi si risolve con risposte attese per settimane e che non arriveranno mai. La storia, insomma, è sempre la stessa. Eppure se le aziende cercano lavoratori significa che il loro obiettivo non è scartare tutti i candidati ma, piuttosto, trovare quello giusto.
Ma come si può essere “giusto” per una determinata azienda? In primis, naturalmente, è opportuno candidarsi solo per ruoli per i quali si hanno le competenze adatte: se non si parla nemmeno Inglese non è una buona idea candidarsi come figura di commerciale per l’estero e così via per qualunque altro ruolo.
Poi è fondamentale studiare un po’ quell’azienda in modo da capire qual è la “filosofia” su cui si basa e cosa sta cercando. Ma, al di là di tutto questo, secondo gli esperti di selezione del personale, c’è un trucchetto che è veramente eccezionale e infallibile per fare colpo su qualunque datore di lavoro e riuscire a farsi assumere.
Non è facile fare colpo sui propri interlocutori durante un colloquio di lavoro, quando l’ansia cresce e tutti i discorsi che ci si era preparati svaniscono. Soprattutto non è facile rispondere con prontezza alle domande che ci vengono fatte proprio per mettere alla prova la nostra motivazione e la nostra predisposizione a svolgere la mansione per la quale ci stiamo proponendo. Ma c’è un trucchetto infallibile per fare colpo e aumentare di molto le probabilità di farsi assumere.
Ricordo ancora quando, all’esame di Maturità, la mia insegnante di Matematica e Fisica, alla fine dell’esame orale, mi fermò e disse: “Aspetta, ho ancora una domanda per te”. Mi si gelò il sangue nelle vene visto che temevo una terribile domanda di Fisica che avrebbe compromesso il voto finale. Invece lei con l’aria più seria del mondo mi chiese: “Cosa vuoi fare nella vita?”. Ecco forse quella domanda era la più difficile di tutte… e io, a 19 anni, candidamente ammisi che, in quel momento, volevo solo studiare Filosofia.
Anche i colloqui di lavoro, solitamente, si concludono con una domanda che mette in crisi tutti. La domanda è sempre la stessa ma nessuno è mai preparato: “Perché dovremmo assumere proprio te?”. Rispondere nel modo giusto a questa domanda può fare una differenza enorme e, quindi, può aumentare in misura eccezionale le probabilità di farti assumere.
Secondo gli esperti del personale, quando ti viene rivolta questa domanda, devi usare questo trucchetto: fare leva non solo sulle tue competenze tecniche ma anche sulla tua capacità di apportare un contributo specifico all’azienda grazie al tuo entusiasmo e alla tua passione e, inoltre, devi far leva sulla capacità di saper lavorare in team.
Le competenze tecniche per quel ruolo, se ci pensi, le avranno tutti i tuoi “rivali” che si stanno candidando per quella posizione. Pertanto devi concentrarti anche su tue caratteristiche personali e competenze trasversali che facciano colpo e ti rendano unico agli occhi di chi ti sta facendo il colloquio.
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