Controllate subito gli acquisti che avete anticipato per Natale. Potrebbe esserci un prodotto Conad ritirato dal mercato.
Nuova allerta per i consumatori, questa volta si tratta di un prodotto molto utilizzato dagli italiani durante le festività natalizie. Chi l’ha comprato deve riportarlo al punto vendita e chiedere il rimborso della spesa.
In vista del Natale tante famiglie hanno iniziato a comprare alimenti che utilizzeranno, poi, durante la festività. Ogni settimana si mettono da parte alcuni prodotti in modo tale da non dover spendere molti soldi tutti insieme. Una strategia utilizzata soprattutto con riferimento alle offerte che terminano prima del 25 dicembre e con articoli che potrebbero terminare velocemente perché molto ambiti. Per quanto le tradizioni di ciò che si mangia a Natale possono variare da famiglia a famiglia ci sono alcune pietanze che in quasi tutte le case vengono servite.
Le tartine con il salmone, le lasagne, pandoro e panettone, l’arrosto e così via. Purtroppo non possiamo essere certi che porteremo a tavola solo prodotti di qualità considerando i numerosi richiami alimentari che quasi ogni giorno vengono comunicati dal Ministero della Salute. Bisogna restare sempre aggiornati perché un’eventuale contaminazione del cibo che si mangia potrebbe portare anche al ricovero in ospedale. Salmonella, Escherichia Coli, allergeni non dichiarati, i rischi ci sono e dobbiamo fare di tutto per evitare di correrli.
Scopriamo la segnalazione del Ministero della Salute su un prodotto Conad
Il Ministero della Salute ha pubblicato sul sito Internet il documento sul richiamo dal mercato dell’insalata capricciosa marchio Conad prodotta e commercializzata dall’azienda Santoro & Schillirò srl. Lo stabilimento di produzione si trova in via Garganelli 18 a Pianoro, in provincia di Bologna. Il lotto incriminato è il numero 24304 e la confezione di vendita è da 200 grammi.
In questo caso la causa del richiamo non è una contaminazione accertata ma una data di scadenza errata. Sul prodotto è riportato come termine ultimo di conservazione il 29 dicembre 2025 mentre quella corretta è 29 dicembre 2024. Il Ministro della Salute e l’azienda, dunque, hanno comunicato come l’insalata russa in questione sia sicura solo se consumata entro il 29 dicembre 2024. Oltrepassata questa data non bisognerà consumare l’articolo ma riportarlo al punto vendita per chiedere il rimborso della spesa.
Verificate l’acquisto, dunque, e non dimenticate la reale scadenza dell’insalata russa. Segnaliamo come quello dell’insalata russa non è l’unico richiamo degli ultimi giorni. Per rischio microbiologico è stato ritirato il salame romagnolo Rust. Filzetta prodotto dalla società agricola Zavoli e per rischio chimico la Farina gialla di Storo Agri90.