Dopo aver fatto la spesa al supermercato controlla sempre una cosa: in un sacco di casi potresti avere diritto al rimborso.
La maggior parte dei soldi che perdiamo sono quelli che ci spetterebbero di diritto ma noi non lo sappiamo e, dunque, non li reclamiamo. Sembra incredibile non sapere quando dei soldi ci spettano eppure, incredibilmente, è una situazione molto più comune di quel che pensi.
Anzi: potrebbe esserti successo un mucchio di volte senza nemmeno che tu te ne sia reso conto. Certo: se qualcuno ha un debito con te, lo sai eccome e vai anche ogni giorno a pretendere di riavere il tuo denaro. Se qualcuno ti investe e ti deve un risarcimento ne sei altrettanto consapevole.
Ma pensa a quante volte sei andato al supermercato e, magari, avresti avuto diritto ad un rimborso ma tu non lo sapevi. Già proprio così: ci sono situazioni specifiche in cui il cliente a diritto a ricevere un rimborso dal supermercato in cui ha fatto la spesa. Solo che quasi nessuno lo sa.
Di conseguenza quasi nessuno fa valere i suoi diritti e chiede indietro dei soldi che non solo potrebbero servirgli ma che, per Legge, sarebbero suoi. Nel prossimo paragrafo ti spiego tutto nei dettagli in modo da non perdere nemmeno più un centesimo di quello a cui avresti diritto.
Più o meno tutti andiamo a fare la spesa al supermercato quasi ogni giorno. Un sacco di volte magari avremmo avuto diritto a rimborsi che non abbiamo chiesto in quanto non sapevamo nemmeno che ci spettavano. Di seguito vediamo in quali situazioni i clienti possono chiedere un rimborso.
Il primo caso in cui ti spetta per Legge un rimborso da parte del supermercato è quando, una volta arrivato a casa, ti accorgi di aver comprato un prodotto avariato. Sia chiaro: non semplicemente scaduto ma proprio avariato, cioè andato a male e che non si può, quindi mangiare.
La data di scadenza, infatti, è solo un “consiglio” ma non indica l’effettivo stato di conservazione di un alimento. Ci sono cibi che, infatti, sono ancora buoni e possono essere consumati anche parecchi giorni dopo la data di scadenza riportata in etichetta. Se il prodotto che ha comprato è scaduto ma ancora in buono stato, quindi, niente rimborso.
Ti spetta il rimborso non solo per l’acquisto di cibo avariato ma anche se ha comprato un oggetto – un giocattolo o un telefonino o altro – e una volta a casa ti accorgi che è già rotto oppure si rompe poco dopo per ragioni legate alla sua scarsa qualità e non perché tu lo hai danneggiato.
In questi casi devi riportarlo indietro entro 60 giorni dall’acquisto anche se non hai più lo scontrino: sarà sufficiente mostrare l’estratto conto se hai pagato con carta di credito o con Bancomat. Se il venditore non può sostituirti il prodotto allora dovrà restituirti indietro i soldi che hai speso.
Infine hai diritto ad un risarcimento nel caso in cui, a causa di acqua o altro materiale sul pavimento non opportunamente segnalato, cadi e ti fai male. In questa situazione il supermercato dovrà risarcirti. Attenzione però: dovrà essere dimostrato che l’insidia non era ben visibile e che non c’era nessun cartello che segnalasse il pericolo.
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