Qual è la provenienza del pesce esposto sui banchi del reparto ittico dei supermercati Coop? Ci sono più informazioni che i consumatori devono conoscere.
Il pesce fresco di Coop ha destato un dibattito per quanto riguarda la sua provenienza. Gli articoli ittici sono sempre molto ricercati, e rappresentano di solito l’ingrediente principale per piatti da preparare in occasione di giornate speciali. Dal pranzo della domenica ad una cena per quelle date cerchiate in rosso sul calendario.
Basti pensare ad esempio alla tradizione gastronomica di certe Regioni, con le ricette a base di pesce ad occupare la scena. Non ci sono soltanto le pescherie a rappresentare i posti dove andare a fare rifornimento. Anche i supermercati rappresentano dei punti assai affollati quando c’è da fare spesa di pesce fresco.
Ma si sa, il supermercato offre prodotti per lo più commerciali e frutto di una produzione in serie. La qualità di un alimento realizzato con metodi artigianali non è la stessa, spesso e volentieri. Questo principio vale anche per il pesce? Ed in particolare per il pesce fresco di una grande catena come Coop?
Da dove arriva il pescato della ben nota e longeva catena commerciale della Grande Distribuzione Organizzata? Setacciando il web è possibile attingere a delle informazioni ufficiali di prima mano. Le quali riportano tutti i dati nel dettaglio.
Dove si trovano gli allevamenti ittici di Coop?
Ci sono degli allevamenti presenti sia nel nostro Paese che all’estero. Gli stessi si differenziano in base alle specie, visto e considerato che alcune popolano ad esempio i Mari del Nord. Mentre altre sono tipiche del bacino del Mediterraneo. Ed è la stessa Coop ad avere diffuso le informazioni che fanno riferimento a quella che è la provenienza del pesce venduto nel reparto ittico dei suoi supermercati.
Apprendiamo così che l’orata, la spigola (o branzino, sono lo stesso tipo di pesce ma con denominazione diversa a seconda delle zone, n.d.r.) e la trota iridea bianca arrivano proprio dall’Italia. E tutte quante queste specie ittiche non hanno subito alcun trattamento antibiotico negli ultimi dodici mesi.
Questa è una precisa scelta di Coop, intrapresa per tutelare la salute sia degli animali che dell’uomo che li porta a tavola nel novero del regolare ciclo della catena alimentare. Un documento ufficiale di Coop riporta come “gli animali che vivono meglio hanno meno bisogno di essere curati”.
Quindi niente antibiotici e farmaci. Gli allevamenti dai quali Coop attinge il proprio pescato sono il più possibile naturali. E la stessa cosa avviene anche nelle sue filiere bovine e suine. Hanno poi luogo frequenti controlli su tutti gli esemplari. Ed una selezione rigorosa dei fornitori. I quali sono tenuti a svolgere anche dei controlli aggiuntivi in aggiunta a quelli imposti dalle norme di sicurezza alimentare.
L’alimentazione dei pesce degli allevamenti Coop non fa uso di grassi di origine animale terrestre, di coloranti artificiali e quant’altro. Ed anche le pratiche igieniche e sanitarie applicate sono le più salutari possibili.
Per quanto riguarda infine il salmone ed il rombo, queste specie marine provengono rispettivamente dai mari della Gran Bretagna e di Portogallo e Spagna atlantica. Come detto, il pesce è immancabile negli eventi speciali, come le festività di fine anno. Ma ci saranno altri trend gastronomici quest’anno a tavola.