Tra i tanti paletti da rispettare per potere ottenere un mutuo c’è quello che fa riferimento a quanto è necessario percepire.
Come fare per accendere un mutuo? La congiuntura economica attuale non è delle più favorevoli, esattamente come avvenne nel 2008 e per almeno i tre-quattro anni successivi. Anche dal 2022 arrivando fino ad oggi, coloro che hanno avuto o che hanno la necessità di chiedere un prestito pluriennale alla banca scoprono di quanto possa risultare qualcosa di assai complicato.
La crisi economica sorta due anni fa e che si è riflessa in un aumento del costo della vita spropositato e del quale ancora adesso in tanti faticano a capire i motivi, ha lasciato degli strascichi. La crescita economica non è la stessa del periodo pre-pandemia (altro arco temporale alquanto complicato) ed il benessere che avevamo raggiunto fino al 2019, con prezzi tutto sommato nella norma, sono solo un bel ricordo ormai lontano.
Per richiedere un mutuo, la banca esige delle garanzie. La cosa è ovvia, dal momento che non è possibile concedere dei prestiti di portata ingente al primo che passa. Bisogna dimostrare di essere dei buoni pagatori e di potere disporre delle risorse necessarie per poter procedere.
Tra i requisiti fondamentali da rispettare c’è quello di possedere almeno una entrata mensile stabile. Senza reddito è praticamente impossibile che venga concesso un mutuo. Ma anche se uno stipendio dovesse esserci, lo stesso dovrà a sua volta rispettare dei criteri rigidi.
In relazione al reddito, si procede poi al calcolo del mutuo al quale si potrà avere accesso. Reddito e busta paga mensile hanno un peso specifico determinante. Difatti il reddito stesso è meglio che sia stabile e legato ad un impiego fisso. Le banche guardano molto più di buon occhio questa tipologia di guadagno anziché quella legata al possedimento di una partita iva.
Del doman non v’è certezza, e la cosa assume ancora più valore se non c’è la certezza di avere un reddito fisso, stando al modo di pensare di un istituto di credito. Ad ogni modo se si è lavoratori occasionali o precari, sarà molto più difficile ottenere un mutuo.
E c’è anche un preciso rapporto tra la rata ed il reddito necessaria da rispettare. Bisogna non andare al di là di un massimo 35% che indica la capacità del titolare il mutuo di potere rimborsare la rata mensile e quello che è l’importo massimo della rata stessa. Tradotto: la rata mensile del mutuo non deve andare al di là di un terzo del reddito ogni mese. Cosa che però si applica solo in caso di assenza di altri tipi di debiti.
Per cui sarebbe auspicabile avere a disposizione una entrata di almeno 1500 euro per poterne versare 500-550 per il mutuo. Poi spesso in qualità di garanzia la banca esige una ipoteca sull’immobile oppure su altri immobili di eventuali garanti.
Sul web esistono apposite piattaforme che possono aiutarti a compiere un calcolo ideale della rata del muto in relazione alla tipologia di finanziamento che hai in mente di chiedere ad un istituto di credito. Tra l’altro può essere di aiuto chiedere informazioni utili anche ad altri soggetti, come ad esempio le associazioni di consumatori, un commercialista od un notaio, in merito a quella che può essere il rapporto ideale tra rata e stipendio disponibile.
Se poi si ha la fortuna di potere disporre di credenziali adatte per potere guadagnare molto anche da autonomi, ben venga. L’importante poi è pagare le tasse ed evitare di fare la figuraccia di una famosa content creator per adulti, appena scoperta dalla Guardia di Finanza.
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