Quando si è affetti da diabete è importante sapere quali sono gli alimenti da evitare e quelli che, invece, possono essere consumati.
Negli ultimi anni, l’interesse per una dieta più sana e bilanciata ha portato molte persone, in particolare chi soffre di diabete, a prestare maggiore attenzione ai salumi.
Quando si pensa a questi alimenti, si pensa subito ai grassi saturi e al sale che contengono, due fattori che possono influenzare negativamente la salute e anche il controllo della glicemia, fondamentale per chi soffre di diabete. Esistono però delle varianti di salumi che sono adatte anche a chi soffre di diabete, grazie a un basso contenuto di grassi e sodio.
Come scegliere i salumi quando si ha il diabete: pochi consigli ma buoni
È importante comprendere che non tutti i salumi sono dannosi per i diabetici. La scelta deve essere fatta con consapevolezza, puntando su prodotti con meno grassi e meno sale per evitare picchi glicemici e potenziali complicanze cardiovascolari. Scegliere bene può aiutare a mantenere sotto controllo i livelli di zucchero nel sangue, senza rinunciare a quello che ci piace.
Scegliere i salumi giusti è importantissimo per chi soffre di diabete. Bisogna considerare le opzioni con meno grassi e meno sale come bresaola, fesa di tacchino e prosciutto cotto può aiutare a controllare i livelli di zucchero nel sangue. È però molto importante anche prestare la dovuta attenzione alla qualità del prodotto e alla quantità. Vediamo subito quali sono i salumi più genuini e salutari.
- Bresaola: è tra i salumi più magri, con soli 2 g di grassi per 100 g. È una fonte ricca di proteine e vitamina B12, sostanza di fondamentale importanza per il sistema nervoso. Grazie al suo basso contenuto di grassi e calorie, è ideale per chi cerca di mantenere sotto controllo i livelli di glicemia.
- Prosciutto cotto: se privo di grassi aggiunti, il prosciutto cotto è un’opzione valida, con circa 3 g di grassi per 100 g. È anche una fonte di selenio, un minerale che aiuta a sostenere il sistema immunitario. Controlla però il contenuto di sodio e scegliere varianti a basso contenuto di sale.
- Fesa di tacchino: contiene circa 1 g di grassi per 100 g e un buon apporto di potassio, utile per la pressione sanguigna. La fesa di tacchino è povera di sodio rispetto ad altri salumi e può essere consumata in modo sicuro, sebbene sempre con moderazione.
- Salame di tacchino: buona alternativa leggera, con circa 6 g di grassi per 100 g e un apporto proteico di 18 g.
- Mortadella light: la mortadella tradizionale è ricca di grassi, ma la versione light può essere inclusa occasionalmente in una dieta equilibrata, grazie al suo contenuto di acido linoleico, che contribuisce a regolare il colesterolo.
Piccole attenzioni per mangiare salumi anche con il diabete
Le persone con diabete devono considerare non solo il contenuto di grassi e sodio, ma anche le possibili insidie nascoste dei vari prodotti che si acquistano. Ad esempio, le versioni dei salumi con meno grassi possono contenere additivi o conservanti che non sono sempre indicati per chi ha problemi di salute. Inoltre, una dieta ricca di salumi potrebbe aumentare il rischio di ipertensione e altre complicazioni a livello cardiovascolare.
Anche i salumi più “sani” vanno sempre consumati con moderazione, limitando la quantità a circa 30 g a porzione, da consumare una volta ogni tanto. Accompagnare i salumi con verdure fresche e pane integrale può migliorare l’apporto di nutrienti del pasto, quindi meglio preferire questo tipo di accostamenti, piuttosto che accostare salumi a formaggi.
Inoltre, non dimenticare che ci sono molte alternative ai salumi tradizionali come pollo arrosto, tofu affumicato o filetti di salmone, che sono ricchi di proteine e poveri di conservanti. A proposito di alimenti sani e genuini, questo è periodo di castagne! Ti sveliamo qui un modo per cuocerle in pochi minuti sprigionando tutto il loro sapore.