Le uova non sono tutte uguali, ci sono uova bianche e marroni, come è facile immaginare non sono la stessa cosa. Ecco quali sono le differenze.
In cucina ognuno di noi può avere gusti differenti, come è normale che sia, anche se magari con il tempo si può scoprire di amare un cibo che fino a qualche tempo prima non solo non si assaggiava, ma da cui si stava lontani. Questo può valere, ad esempi, per le uova, c’è chi le apprezza particolarmente e le consuma in diversi modi, chi invece, le mangia il minimo indispensabile o addirittura per niente, Pur trattandosi dello stesso tipo di alimento non sono tutti uguali, esistono infatti le uova bianche e quelle marroni, che si distinguono inanzitutto per un diverso colore del guscio.
Questa non è però l’unica caratteristica che si dovrebbe tenere a mente per capire quale sia la più adatta alle proprie esigenze. Esistono infatti peculiarità ben definite, che è bene sapere così da non sbagliare la scelta. Non è detto che una volta scoperto questo anche le proprie abitudini non possano cambiare.
Uova bianche e marroni: non è solo il colore a cambiare
In genere quando abbiamo davanti uno stesso tipo di alimento ma con un aspetto estetico diverso si può immaginare possa essere una caratteristica ben definita anche a livello sensoriale. Ed è quello che possiamo dire anche per le uova bianche e le uova marroni, anche se molti potrebbero non saperlo. Avere chiaro questo aspetto potrebbe essere utile anche in fase di acquisto, così da avere bene in mente quale faccia al caso proprio.
A livello generale uova bianche e marroni non hanno differenze, a determinare il colore del guscio è la razza della gallina, come ha avuto modo di sottolineare Gulio Apollonio, titolare di L’Uovo Perfetto, allevamento che si trova a Cutrofiano, in provincia di Lecce. Puntare su un tipo rispetto all’altro non influisce nemmeno sulla qualità, se proprio si deve essere pignoli si dovrebbe sottolineare il tuorlo più grande tipico delle bianche, per questo chi ha colesterolo alto dovrebbe evitarle.
Al momento non ci sono particolari distinzioni in merito al suo utilizzo, queste si notavano soprattutto fino a qualche tempo fa, quando le industrie tendevano a preferire le bianche, soprattutto per la realizzazione della pasta fresca. Questo non deve comunque ingannare in merito alla loro salubrità, sono assolutamente buone e prelibate come le altre.
Osservando l’aspetto delle uova dall’esterno è comunque difficile comprendere quale sia più sana rispetto all’altra, questo può essere stabilito sulla base del modo in cui è stata allevata la gallina che le ha prodotte. In genere sono comunque considerate di maggiore qualità quelle che prevengono da una gallina che vive in spazi aperti, senza restrizioni particolari e riesce anche a stare insieme ai suoi simili.
Chi punta a un’alimentazione corretta dovrebbe comunque prediligere quelle provenienti da galline allevate in modo intensivo (spesso è indicato sulla confezione). In questi casi, infatti, si noterà un maggiore quantitativo di Vitamina A, Vitamina E e Omega 3, proprio perché vivono alla luce del sole. Minore è inoltre la quantità di colesterolo, mentre sono ricche di follistatina, un ormone anabolizzante presente anche negli integratori e che spesso i pediatri consigliano per i bambini che hanno una crescina rallentata. Inevitabilmente, saranno più saporite, con un guscio che avrà un sapore più gradevole.