Un caso di scontrino da 52 euro al bar Rosati di piazza del Popolo, Roma, ha suscitato polemiche sui social. La signora Paola, con suo figlio, ha ordinato due tramezzini e due spremute, trovandosi davanti un conto esorbitante. Il dibattito si concentra sulla giustificazione dei prezzi, considerando la location storica e l’offerta del locale.
Il caso dello scontrino da 52 euro al bar Rosati di piazza del Popolo, a Roma, ha suscitato una discussione accesa sui social, sollevando interrogativi sul rapporto qualità-prezzo in uno dei locali più iconici della capitale.
La signora Paola, questo il nome della protagonista di questa vicenda, raccontando l’accaduto a Fanpage, ha spiegato che, durante una sosta con suo figlio dopo una visita medica, ha ordinato due tramezzini e due spremute, solo per trovarsi davanti a un conto sorprendentemente alto di 52,37 euro.
La somma comprendeva 10 euro per ogni tramezzino (prosciutto e formaggio), 12 euro per ciascuna spremuta e 8,37 euro di “servizio”, che non è stato giustificato da un servizio particolarmente lussuoso. I due tramezzini erano serviti su un solo piattino, accompagnati da tovagliolini di carta, senza tovagliette né un setting elaborato.
Un conto tanto alto, che include una cifra significativa per il servizio, ha creato confusione, in quanto il servizio stesso non sembrava rispecchiare la qualità o l’esclusività che ci si potrebbe aspettare da un bar di tale prestigio. Molti utenti hanno infatti sottolineato come la qualità del cibo e del servizio non giustifichi affatto un prezzo tanto elevato, portando a chiedersi se l’alto costo sia legato esclusivamente alla posizione privilegiata del locale, nel cuore di piazza del Popolo, una delle zone più turistiche e costose di Roma.
Il dibattito si è focalizzato proprio sulla location del bar Rosati, che dal 1922 è un punto di riferimento per romani e turisti, per via della sua posizione privilegiata e la storicità del locale. Molti altri utenti, infatti, non solo contestano la polemica, a sostengono che i prezzi elevati siano giustificabili proprio dal contesto esclusivo di piazza del Popolo, ma altri ritengono che la qualità e il servizio non siano all’altezza della cifra richiesta.
Inoltre, non è la prima volta che il bar Rosati finisce al centro di polemiche per i suoi prezzi, come dimostrato da un altro recente caso, in cui uno scontrino da 83 euro ha scatenato una discussione analoga sui social. Non ci sono dubbi, la vicenda solleva una riflessione sul valore dei luoghi storici e turistici rispetto alle aspettative dei consumatori riguardo il rapporto qualità-prezzo.
Ma solleva anche un vespaio di polemiche che a volte appaiono quasi pretestuose. Del resto, stiamo parlando appunto di una location storica, dove chiunque abbia messo piede si è reso conto che non è il solito bar e a meno che non si sia davvero sprovveduti, un conto così esagerato davvero non dovrebbe nemmeno stupire.
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