Ecco perché i San Bernardo portano le botti intorno al collo: il freddo non c’entra nulla

È un cane spesso associato alle missioni di soccorso. Ma perché i San Bernardo portano le botti intorno al collo?

Quando pensiamo al cane San Bernardo, l’immagine più comune è quella di un enorme cane dal pelo particolarmente folto che vive in posti innevati. Ma non solo. Perché nella maggior parte dei casi questo bellissimo esemplare di cane viene raffigurato con una caratteristica botte di legno legata al collo.

Cane San Bernardo
perché i San Bernardo portano le botti intorno al collo – Ketumbar.it

Si tratta di cani spesso utilizzati durante i soccorsi alpini, in quanto molto resistenti e fedeli, soprattutto nei momenti di maggiore difficoltà. Ma perché i San Bernardo portano le botti intorno al collo? In questo articolo ti spieghiamo il curioso motivo e ti mostriamo perché il freddo non c’entra.

Qual è il motivo delle botti al collo dei San Bernardo?

Non tutti sanno che la botte al collo dei San Bernardo, in realtà, non ha mai fatto parte delle attrezzature di questi splendidi cani da soccorso. Ma perché quindi vengono spesso raffigurati con questo oggetto? L’origine dell’iconografia tradizionale del cane con la botte al collo risale al 1820. All’epoca il pittore Edwin Landseer realizzò un dipinto, intitolato “Alpine Mastiffs Reanimating a Distressed Traveller“.

Cane San Bernardo
Qual è il motivo delle botti al collo dei San Bernardo? – Ketumbar.it

Il dipinto raffigurava due cani San Bernardo che vegliavano su un viaggiatore stremato. Uno dei due viene raffigurato mentre abbaia per attirare l’attenzione, mentre l’altro porta una botte al collo, e tenta di rianimare l’uomo. Secondo l’idea di Landseer, il cane aveva una botte di legno con del brandy al suo interno. Si tratta quindi di un elemento simbolico, molto lontano dalla realtà. Questa raffigurazione contribuì a diffondere nel mondo l’idea di un cane con al collo una botta al cui interno vi è un liquore “salvavita”. Un’immagine radicata nell’immaginario collettivo, per poi essere alimentata anche da prodotti televisivi e cinematografici.

Ma non solo. Spesso si associa il brandy – o comunque i superalcolici – alla capacità di riscaldare in condizioni di freddo. In realtà si tratta di un mito. L’alcool riesce sì a dare un sensazione di calore, ma solo momentanea e per via della vasodilatazione. Si ottiene invece l’effetto opposto, in quanto l’alcool accelera la dispersione del calore corporeo, aumentando addirittura il rischio di ipotermia nel soggetto. È importante tener presente che bere alcolici ha effetti negativi sul sistema di termoregolazione del corpo, il quale sarà in grado con meno efficacia di trattenere il calore. È vero dunque che molto spesso i San Bernardo vengono utilizzati nelle missioni di soccorso, ma il loro scopo principale è quello di mantenere i viandanti al sicuro e al caldo.

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