Triste posizione quella occupata dall’Italia: in Europa, si classifica come il Paese con il numero più alto di vittime negli incidenti avvenuti con i fornelli a gas.
Stando ai dati pubblicati dopo la ricerca effettuata dall’European Public Health Alliance, l’Italia ha guadagnato un triste primato: in Europa, sembrerebbe essere il Paese con più vittime legate agli incidenti domestici, in particolar modo quelli correlati all’uso dei fornelli a gas. A quanto pare, ogni anno, a causa dell’inquinamento da gas domestico muoiono 40.000 persone in tutta Europa, tra le quali 12.706 in Italia.
Le statistiche dimostrano che l’uso di una cucina a gas riduca di quasi due anni la vita di una persona. Questo avviene soprattutto nei Paesi dove tra i sistemi di cottura prevale quello a gas e non quello ad induzione: oltre l’Italia, infatti, il numero di decessi è alto in Polonia e in Romania, dove la percentuale di famiglie che ancora fanno uso di fornelli a gas equivale al 60%.
Gli esperti dichiarano che i problemi legati all’utilizzo dei fornelli a gas siano stati sottovalutati. E’ stato sempre preso in considerazione l’effetto sulla salute del biossido di azoto senza concentrarsi su altri agenti inquinanti molto pericolosi, quali il monossido di carbonio e il benzene. I ricercatori sostengono che le linee guida dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) vengono violate in almeno 14 Paesi europei e all’inquinamento esterno si combina anche quello all’interno delle mura domestiche.
Lo studio dimostra che i Paesi con una situazione piuttosto grave sono l’Italia, la Polonia, la Romania, la Francia e il Regno Unito. In Italia, la percentuale di morti premature è quasi il doppio rispetto alla Polonia. Nel Bel Paese le vite si accorciano in media di circa un anno a causa dei gas presenti nelle cucine, dove per la maggior parte delle volte è assente un giusto sistema di ventilazione.
Tenendo conto dell’impatto che hanno il gas, il benzene, la formaldeide e il particolato, si stima che le cucine a gas potrebbero essere la causa di 367.000 casi di asma infantile e 726.000 casi in tutte le fasce d’età in Europa ogni anno.
Al contrario, la Nasa dimostra che la situazione esterna è in netto miglioramento: si registra una significativa riduzione dell’inquinamento da NO2 nelle maggiori città europee grazie alle normative volte ad abbassare le emissioni dei veicoli e i progressi tecnologici che coinvolgono i veicoli stessi. Tuttavia, all’interno delle mura delle abitazioni sono ancora gravi il tasso d’inquinamento e gli effetti che ne derivano.
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