Forte aumento sull’acqua in bottiglia: sovrapprezzo di 1,50 euro a cassa

In seguito ad una direttiva europea, il costo dell’acqua in bottiglia aumenterà di 1,50 euro a singola unità: cosa si cela dietro il vertiginoso aumento e perché potrebbe diventare un bene per tutti.

In un momento storico in cui il costo della vita è in continuo aumento ed in cui il potere d’acquisto dei cittadini diminuisce di conseguenza ci sarebbe bisogno di sentire che il trend s’interrompe o meglio ancora s’inverte, ma la situazione attuale non sembra contemplare qualcosa di simile.

Confezione d'acqua
Forte aumento sull’acqua in bottiglia: sovrapprezzo di 1,50 euro a bottiglia – ketumbar.it

L’idea che l’Unione Europea possa spingere con forza sulle direttive green e che queste potrebbero comportare ulteriori aumenti nel costo della vita spaventa non poco. Da qualche anno si parla degli interventi obbligatori di ristrutturazione per ammodernare le abitazioni più datate e renderle meno inquinanti, interventi che hanno costi difficili da sostenere per la maggior parte delle persone.

Per fortuna, attualmente in Italia non è stata presa in considerazione la possibilità che il mancato intervento di ristrutturazione e ammodernamento comporti delle sanzioni. Inoltre la necessità di rendere meno inquinanti le case comincia ad essere recepita e percepita anche dai cittadini e di conseguenza c’è anche una maggiore propensione nello impegnarsi in tal senso.

Diverso è il discorso quando al fine di minimizzare l’impatto ambientale, aumentano anche i costi dei beni di prima necessità. Esiste un accordo europeo sugli imballaggi che all’articolo 44 prevede l’obbligatorietà di un deposito cauzionale per Paesi come il nostro in cui difficilmente si raggiungerà il 90% dell’intercettazione degli imballaggi una volta usati.

Il forte aumento di acqua e bevande imbottigliate a causa del deposito cauzionale obbligatorio

Il deposito cauzionale è una cifra aggiuntiva che viene versata e che può essere riscattata al momento della restituzione del bene, del servizio o del prodotto. L’accordo a cui si fa riferimento riguarda gli imballaggi, dunque le bottiglie di plastica e vetro, nonché le lattine. Se questo dovesse diventare obbligatorio, al prezzo di vendita verrebbe aggiunta anche una percentuale per il deposito cauzionale che potrebbe essere recuperata solo al momento della restituzione del contenitore del prodotto acquistato.

Raffigurazione di economia circolare
Il forte aumento di acqua e bevande imbottigliate a causa del deposito cauzionale obbligatorio – ketumbar.it

Per capire come potrebbe funzionare basta guardare oltre il nostro confine, in Austria infatti dall’1 gennaio di quest’anno il deposito cauzionale sugli imballaggi è diventato obbligatorio. Questo ha comportato l’aumento di 25 centesimi ad unità di prodotto, quindi di per ogni confezione di acqua da 6 bottiglie un aumento di 1,50 euro.

Ovviamente la cifra in più pagata al supermercato verrà restituita a tutti quei cittadini che riporteranno le bottiglie una volta consumato il prodotto. Con questo sistema si spera di abituare la cittadinanza al riciclo di materiali di alta qualità. Secondo le stime del governo austriaco ogni anno verranno così restituite 2,2 miliardi di bottiglie e lattine e ci si attende che entro il 2027 la percentuale di restituzione possa salire sino al 90%.

Il vuoto a rendere obbligatorio è una misura che favorisce e incentiva l’economia circolare e che dunque consente l’abbattimento dello spreco e l’abbassamento dell’impatto ambientale del settore produttivo.

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