Giancarlo Magalli e il tumore: “Mi hanno dato 2 mesi di vita”

In un racconto intimo e avvincente, Giancarlo Magalli rivela incontri straordinari, legami profondi e una sfida inaspettata che gli ha cambiato la vita.

Alcuni incontri sembrano usciti da un film. E, a volte, i protagonisti di quelle pellicole fanno davvero parte della tua vita. Giancarlo Magalli potrebbe sembrare solo uno dei tanti volti noti della televisione italiana, ma la sua storia va oltre lo schermo. Errol Flynn, Ava Gardner, Liz Taylor, Richard Burton sono nomi che per molti evocano il fascino di un’epoca d’oro, ma per Magalli sono volti di persone che lo hanno cullato tra le braccia, ospitato a tavola o solo guardato da un lato diverso. Quel lato che non tutti conoscono.

Giancarlo Magalli
La malattia di Giancarlo Magalli (Ketumbar.it)

La sua infanzia sembra quasi irreale. Il padre, ispettore di produzione, lo portava spesso sui set cinematografici, e lì, fra la magia del cinema e la realtà quotidiana, lui viveva momenti che la maggior parte delle persone può solo immaginare. Ava Gardner lo coccolava tra le braccia come una zia affettuosa, mentre Errol Flynn, quando sobrio, gli faceva da babysitter, tenendolo sulle ginocchia. Sono ricordi che Magalli conserva con un misto di affetto e incredulità, perché non tutti i bambini crescono in un mondo popolato da stelle del cinema.

Una serie di incontri memorabili

Ma nonostante questi incontri straordinari, il piccolo Giancarlo non era affatto affascinato da tutto ciò. Quando, nel 1950, il regista Alessandro Blasetti cercava un bambino per recitare al fianco di Aldo Fabrizi nel film Prima comunione, Magalli si trovò di fronte al celebre attore. E la sua reazione? “Io co’ quello non ci vado a passeggio!”, esclamò, senza timore né soggezione, mandando all’aria quello che poteva essere il suo debutto cinematografico. Un inizio curioso, se si pensa a ciò che sarebbe diventato.

giancarlo magalli
Come sta Giancarlo Magalli (Ketumbar.it)

La vita di Magalli è stata un susseguirsi di incontri memorabili. Ha visto da vicino i giganti del cinema come Jane Fonda durante le riprese di Barbarella e ha pranzato accanto a leggende come Sophia Loren. Il tutto quando la televisione non era ancora entrata nelle case degli italiani. Eppure, il vero successo per lui è arrivato molto più tardi, con l’esplosione della sua carriera televisiva nel 1986. Pronto Chi Gioca? fu l’inizio di un viaggio lungo e ricco di soddisfazioni, ma anche di sfide. “Mi sono divertito tanto”, dice con un sorriso, ma dietro a quella leggerezza c’è un uomo che ha sempre preso il suo lavoro con serietà e dedizione.

Il dramma della malattia: la lotta di Giancarlo Magalli contro il tumore

E poi, quando sembrava che tutto fosse perfetto, è arrivata la malattia. Una diagnosi che avrebbe fatto tremare chiunque: linfoma non-Hodgkin, con una prognosi di due mesi di vita. Sono momenti che cambiano tutto. “Con la chemio e le altre cure, sono riuscito a controllare la malattia”, racconta. Ma quello che ha davvero segnato il conduttore non è stato solo il dolore fisico, ma la realizzazione di quante poche persone restino accanto quando la vita si fa difficile. “Le persone care sono da proteggere”, dice oggi, con la consapevolezza di chi ha imparato a guardare oltre le apparenze.

Eppure, nonostante tutto, il vero segreto della serenità di Magalli sembra essere il suo rapporto con la famiglia. In un’epoca in cui le relazioni sembrano sempre più fragili, il conduttore parla con orgoglio di un legame unico: “Il mio grande amore è stato la mia seconda moglie”, confessa, ma sottolinea come anche con la prima moglie, madre dell’altra sua figlia, abbia un rapporto splendido. Le festività, ad esempio, sono il simbolo di questa armonia: “Tutti a casa mia, le mie due ex con i nuovi rispettivi compagni e le figlie con i fidanzati”. Un quadro di famiglia allargata che trasmette calore e complicità.

Vuole fare pace con Adriana Volpe

E, come ogni storia degna di essere raccontata, non mancano i conflitti. La lunga lite con Adriana Volpe è stata al centro delle cronache per anni, una vicenda che ha occupato tribunali e ha consumato energie. Ma alla fine, anche quel capitolo sembra essersi chiuso in modo inaspettato. Dopo una delle tante udienze, lui e Adriana si sono abbracciati, forse stanchi della battaglia. “Ci siamo detti che potremmo persino fare un programma insieme”, racconta Magalli, quasi sollevato da quella riconciliazione tardiva.

In un mondo fatto di incontri, sfide e momenti indimenticabili, la storia di Magalli è un esempio di come la vita possa sorprendere sempre, anche quando pensi di aver già visto tutto. E nel suo libro di memorie, ogni pagina racchiude frammenti di un’esistenza vissuta intensamente, tra luci di riflettori e ombre di battaglie personali.

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