Gli effetti collaterali del cioccolato: ecco quando dovresti evitare ad ogni costo il consumo

Cioccolato, rinunciarvi è impossibile eppure al verificarsi di alcune condizioni bisogna prendere atto di doverne ridurre drasticamente il consumo.

Tra le rinunce alimentari più difficili c’è quella del cioccolato. Non si tratta semplicemente di una questione di gusto ma di motivazioni scientifiche alla base della “dipendenza” da questo alimento derivato dai semi dell’albero del cacao.

Donna mangia cioccolato
Gli effetti collaterali del cioccolato: ecco quando dovresti evitare ad ogni costo il consumo (Ketumbar.it)

Pensate di assaporare un piccolo pezzettino di cioccolato, quale sensazione avvertite? Sicuramente proverete piacere e avrete voglia di prolungare questo attimo di godimento. Il motivo è scientifico e risiede nelle oltre 500 sostanze chimiche presenti nella cioccolata. Molte di queste sostante sono simili alla caffeina e alla feniletilamina che può essere associata alla dopamina e all’adrenalina. La feniletilamina agisce sui centri umorali del cervello scatenando una sensazione simile al piacere. Scatta un colpo di fulmine con la cioccolata, dunque, e i nostri sensi ne vorranno ancora e ancora.

Il neurotrasmettitore che viene rilasciato nei momenti di euforia è responsabile anche del noto potere afrodisiaco dell’alimento. Ecco perché la voglia di cioccolato fatica a placarsi anche se, a volte, potrebbe nascondere dei problemi di salute come una carenza di minerali. Mangiare cioccolato – senza esagerare – non è sbagliato. Contiene, infatti numerose sostanze benefiche per il corpo come i flavonoidi (antiossidanti naturali), il calcio (importante per la coagulazione del sangue, la contrazione muscolare e la struttura ossea e la vitamina B2 e Vitamina A. Non significa, però, che tutti siano liberi di dar sfogo alla voglia di cioccolata.

Chi deve controllare la voglia irrefrenabile di mangiare cioccolata

Il cioccolato apporta benefici se fondente e mangiandone una quantità limitata. Ricordiamo, infatti, che è ricco di zuccheri e grassi saturi, soprattutto se a latte. Basti considerare che in 100 grammi di cioccolato fondente si possono trovare 50 grammi circa di zuccheri, 30/35 grammi di grassi totali di cui 15/20 grammi di grassi saturi e un indice glicemico variabile tra 40 e 55 in base alla tipologia di cioccolato.

Cioccolato
Chi deve controllare la voglia irrefrenabile di mangiare cioccolata (Ketumbar.it)

Da qui il consiglio di mangiare cioccolato a piccole dosi e di evitare il consumo del cioccolato al latte se si soffre di specifiche patologie. Parliamo del diabete dato che gli zuccheri possono causare picchi glicemici dannosi per la salute. Niente cioccolato al latte o bianco per chi soffre di colesterolo alto perché i grassi saturi contribuiscono ad aumentare i livelli di colesterolo cattivo (LDL) con conseguente incremento del rischio di insorgenza di ictus e malattie cardiovascolari.

Infine a chi è stata diagnosticata l’obesità come patologia dovrà evitare di consumare cioccolato per non andare incontro ad un eccesso calorico con aumento ulteriore di peso e aggravamento delle condizioni di salute. Se proprio non si riesce a fare a meno del cioccolato bisognerebbe almeno tutelare la salute scegliendo il cioccolato fondente, mangiandolo con moderazione (un quadratino al giorno), accompagnandolo con la frutta fresca e consumandolo durante i pasti per rallentare l’assorbimento degli zuccheri nel sangue.

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