“Hanno ucciso l’Uomo Ragno” svela un retroscena inedito: gli 883 si formarono a tavola

Il successo di Max Pezzali e social ha avuto come tappe fondamentali un certo modo di mangiare, per dire così. Senza non avremmo mai avuto gli 883 come li conosciamo ancora oggi.

“Hanno Ucciso l’Uomo Ragno” è sulla bocca di tutti. La serie televisiva con anche un certo piglio documentaristico su quella che è stata la storia degli 883 ha riscosso un successone tanto dalla critica quanto dal pubblico. Un pubblico composto per la maggiore da tutti quelli che negli anni Novanta erano giovani o giovanissimi.

Max Pezzali durante un concerto
“Hanno ucciso l’Uomo Ragno” svela un retroscena inedito: gli 883 si formarono a tavola (ketumbar.it) Foto Instagram @maxpezzali

E che con le canzoni degli 883 sono cresciuti. È su Sky Original che è possibile vedere le puntate di “Hanno Ucciso l’Uomo Ragno”, con questa produzione che naturalmente può contare su di una colonna sonora costituita da quelli che sono i pezzi più amati cantati da Max Pezzali e realizzati con il socio, Mauro Repetto.

Sono loro due i fondatori degli 883, e c’è sempre stata la versione relativa alla creazione del gruppo che faceva riferimento ai banchi di scuola ed allo scantinato. Lì sono sorti i primi testi ed i primi brani della band di Pavia. Con l’incontro con Claudio Cecchetto che ha portato poi alla svolta.

Era stato proprio il noto dj e produttore musicale ad avere notato in loro del potenziale durante un evento musicale. Dopo avere ascoltato un brano demo dal titolo “Non me la menare”, era nata la stella degli 883. Destinata a brillare per una quindicina di anni, dalla formazione datata 1989 fino allo scioglimento avvenuto nel 2003. Ma ancora oggi gli 883 sopravvivono nell’immaginario collettivo di tutti.

Cosa vuol dire “Hanno Ucciso l’Uomo Ragno?”

In realtà però anche la cucina ha fatto da trait d’union per la nascita degli 883 e per il loro incontro con il successo. In particolare c’è un ingrediente che può essere assurto ad ufficiale della band. Si tratta del pesto. In “Hanno Ucciso l’Uomo Ragno” si parla proprio di uno specifico episodio.

Una esibizione live di Max Pezzali
Cosa vuol dire “Hanno Ucciso l’Uomo Ragno?” (ketumbar.it) Foto Instagram @maxpezzali

Cisco, grande amico di Max Pezzali, si presentò un giorno con una corposa scorta di barattoli di pesto pronto. Così non si perdeva troppo tempo a cucinare facendo qualche break a pranzo. Perché per il resto c’era da suonare, da comporre, da fare tante prove. La cosa si riferisce a quando il successo era appena iniziato.

In un appartamento di dimensioni alquanto contenute a Milano, Max Pezzali e Cisco potevano pranzare con anche la presenza di Sandy Marton. E poi, durante un periodo di frenesia creativa, Pezzali, Repetto e il produttore Pier Paolo Peroni cercarono ispirazione in un bar di Pavia. È lì che, tra un caffè e l’altro, scambiarono alcune idee con un musicista che divenne il fulcro del loro pezzo iconico, “Hanno Ucciso l’Uomo Ragno”.

Il brano ancora oggi è un simbolo di un’epoca. Anche se intendeva parlare della presenza ormai imprescindibile anche allora ma al tempo stesso nociva del consumismo e di tutte quante le sue contraddizioni. Ed anche nel caso degli 883, panini e pasti veloci confezionati e già pronti hanno rivestito una enorme importanza.

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