Multe sbagliate: in quali casi non si devono pagare? Cosa valutare per essere esenti dal pagamento? Scopriamolo subito insieme.
Ricevere una multa è spiacevole, ma scoprire che contiene un errore può farci subito star meglio e ci fa chiedere: “si deve comunque pagare?”.
Le multe possono contenere degli errori, gli sbagli nei verbali delle contravvenzioni possono capitare. Ci sono infatti situazioni specifiche in cui le inesattezze possono permetterci di non pagare una multa. Vediamo quando e come è possibile contestare una multa errata.
Contestare una multa: in quali casi un errore ci permette di non dover pagare
Una multa per violazione del Codice della Strada deve contenere informazioni chiare e precise. Secondo la giurisprudenza, solo gli errori che impediscono di comprendere chiaramente la natura dell’infrazione possono portare all’annullamento della sanzione.
Se il verbale indica correttamente la violazione, il luogo e il giorno dell’infrazione, ma presenta inesattezze minori come un errore ortografico o una svista non essenziale, la multa resta valida e va pagata.
Ad esempio, se il verbale omette il numero civico esatto di una strada, ma identifica chiaramente il tratto in questione, l’automobilista è comunque in grado di contestare l’infrazione. Diverso è il caso in cui manchi completamente la data o il luogo dell’infrazione, impedendo di stabilire quando e dove è avvenuta.
Errore sulla targa: è sempre una causa di annullamento?
L’errata indicazione della targa è un errore frequente, ma non sempre sufficiente per invalidare la multa. Secondo la Corte di Cassazione, la targa è un elemento fondamentale per identificare il veicolo e il trasgressore. Però se l’infrazione è dimostrata da altri elementi, come fotografie o descrizioni dettagliate del modello e del colore del veicolo, l’errore può essere considerato non determinante.
Ad esempio, un errore su una cifra della targa potrebbe non compromettere la validità della sanzione se esistono prove inconfutabili che il veicolo coinvolto nell’infrazione sia quello del trasgressore. La situazione cambia se l’errore rende impossibile identificare con certezza il veicolo.
Quando e come contestare una multa sbagliata
Se l’errore nel verbale è grave è possibile fare ricorso. La multa non va ignorata, infatti ignorare la multa non è mai una soluzione: bisogna attivarsi per evitare che il verbale diventi definitivo e che il mancato pagamento comporti ulteriori conseguenze, come il pignoramento o il fermo amministrativo del veicolo.
Per contestare una multa è possibile o presentare ricorso al Giudice di Pace entro 30 giorni dalla notifica della multa oppure rivolgersi al Prefetto entro 60 giorni.
In entrambi i casi, è fondamentale fornire prove concrete degli errori presenti nel verbale.
Non tutte le multe sbagliate sono nulle. Gli errori devono essere valutati caso per caso. Agire tempestivamente e con le giuste modalità è fondamentale per tutelare i propri diritti ed evitare di pagare multe non dovute. Se non si hanno soldi per pagare le multe, c’è un escamotage che in pochi conoscono: qui tutti i dettagli.
E ora che si avvicina il Natale, sappi che devi fare attenzione anche a quello che metti sul balcone: rischi una multa molto salata. Ne abbiamo parlato in questo articolo, non perdertelo.