Usare più elettrodomestici insieme può far scattare il contatore, è possibile però evitare i disagi che questo provoca, ecco come.
Gli elettrodomestici sono indispensabili in ogni casa, dove possono semplificare non poco la quotidianità. Basti pensare ad accessori che non mancano in cucina, come il frigorifero e il freezer (gli unici a essere in funzione 24 ore su 24), ma senza dimenticare il forno (alcuni anche hanno quello a microonde), ma senza dimenticare lavastoviglie e lavatrice.
Cercare di utilizzarli nel modo migliore diventa determinante, non solo per rispettare appieno le loro funzioni, ma anche perché eventuali errori possono non solo danneggiarli, ma anche essere all’origine di un vero salasso in bolletta. Attenzione, però, quando se ne utilizzano più di uno in contemporanea può saltare il contatore, impedendo di avere a disposizione la corrente elettrica almeno per qualche minuto, circostanza che è bene evitare per i disagi che può comportare.
Come evitare che il contatore salti quando si usano più elettrodomestici
Tutti sono a conoscenza del rischio di andare incontro a un’assenza di corrente se si usano più elettrodomestici contemporaneamente. A volte, però, questo accade anche in modo involontario, magari perché si è distratti e non ci si rende conto di quanto fatto, basti pensare a quando si azionano ad esempio televisione, lavatrice e forno, che si aggiungono a frigorifero e freezer, già in funzione. In casi simili il distacco del contatore è una certezza quasi assoluta.
E’ possibile fare qualcosa per evitarlo? La prima risposta a questa domanda sarebbe quella più ovvia, ovvero staccare qualcosa e usarlo in un secondo momento, anche se non è l’ideale. In realtà, c’è anche una soluzione alternativa anche se molti potrebbero non immaginarlo o non esserne a conoscenza e può essere più semplice di quanto si pensi da mettere in atto.
Se il contatore salta spesso significa che evidentemente non ha la potenza necessaria per supportare le abtudini che si hanno in casa. Nella maggior parte delle abitazioni vengono installati quelli da 3 kW, in genree ritenuto sufficiente, se però lo si ritiene necessario può essere utlile chiederne uno più potente, passando a quello da 4,5 kW, o addirittura da 6 kW.
Farlo è davvero semplice. E’ possibile prendere contatto con il fornitore e manifestare questa esigenza, pur sapendo quanto questo possa comportare un lieve aumento in bolletta. Il gestore dovrà così comunicare la volontà manifestata dal cliente e renderla nota al distributore di zona. Qusto sarà obbligato ad agire entro e non oltre due giorni lavorativi. A quel punto l’operazione passa nelle mani del distributore, che dovrà muoversi secondo modalità e tempistiche ben precise:
- se non è necessario sostituire il contatore, il distributore può muoversi entro cinque giorni lavorativi;
- se si deve installare in casa un altro contatore, il distributore ha tempo fino a 20 giorni lavorativi per effettuare la sostituzione e poter aumentare la potenza del contatore.
Prima di procedere e sobbarcarsi un aumento dei costi in bolletta, è comunque consigliabile analizzare le proprie abitudini e capire se non possa essere sufficiente modificarle almeno parzialmente per evitare disagi. In alcuni casi potrebbe bastare sostituire alcuni elettrodomestici con alcuni modelli più recenti, ma allo stesso tempo più funzionali anche a livello di consumi.