Com’è il panettone di Bruno Barbieri firmato Motta? Ecco la recensione, che va dal pack al prezzo, con degustazione e lista ingredienti
La confezione del panettone Motta Bruno Barbieri colpisce immediatamente per il suo design distintivo. La tonalità di blu intenso domina tutta la nuova linea. La forma, invece, rappresenta una sorta di compromesso tra la cupola del panettone e la silhouette del Duomo di Milano. Rispecchia un’estetica quasi futuristica.
Gli ingredienti sono quelli tradizionali: farina di grano tenero, uova fresche, zucchero, burro, uvetta, lievito naturale e scorze di agrumi canditi. Il panettone, proposto a 14,90 euro, si presenta come un prodotto ricco. Ma
Il primo impatto è forte: il lato dolce è imponente e si fa sentire subito. Esternamente, la crosta è ben dorata, come vuole la tradizione milanese, ma al taglio non è così soffice. Nonostante l’alveolatura uniforme e fine, la mollica si rivela sorprendentemente umida e densa. Anche la texture non convince. Da un lato, risulta quasi secca e spugnosa alla masticazione, dall’altro si sbriciola facilmente, dando un’impressione di poca leggerezza. Un contrasto che lascia perplessi, specialmente considerando che a firmare questo panettone è Bruno Barbieri. Si tratta di uno degli chef più famosi al mondo. Un prodotto che fa parlare di sé, ma che non sembra riuscire a soddisfare appieno le aspettative di chi cerca la perfezione di un lievitato.
Bauli ha chiarito senza troppi giri di parole la sua strategia per il marchio Motta. L’obiettivo è rendere il brand premium del gruppo. E per farlo, ha puntato tutto su Bruno Barbieri, scegliendo il popolare chef e conduttore di Quattro Hotel come testimonial di punta. La scelta non è stata casuale. Lo chef di Masterchef avrà infatti un ruolo di grande rilievo, con una serie di nuovi prodotti in arrivo sotto il suo nome. Oltre ai classici panettoni , ci saranno il pandoro e un’innovativa linea di dolci, tra cui Il Mottino. Ma cos’è? un panino dolce alla frutta con pesca, mango e limone. Ma anche un pain au chocolat, altre viennoiserie e anche una rivisitazione dei Bucaneve con caramello.
Questa mossa segna un netto contrasto con altre strategie del settore, come quella di Algida, che per i suoi Cornetti Stellati aveva puntato su esperti del settore dolciario piuttosto che su volti televisivi. Motta, invece, ha scelto un approccio più “popolare”, affidandosi alla notorietà di Barbieri per attrarre il grande pubblico. Resta da vedere se questa collaborazione segnerà l’inizio di una lunga partnership o se sarà solo la prima di tante iniziative con altri personaggi noti nel mondo della gastronomia.
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