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Economia

In quali casi la banca deve risarcire i clienti? Ci sono alcune dinamiche che molte persone non conoscono

Quando si parla di banche si pensa sempre a dover sborsare denaro e non a riceverlo, ma c’è una bella notizia per i clienti.

Nel panorama bancario, i clienti delle banche sanno davvero molto poco sui propri diritti, soprattutto quando si parla di risarcimenti.

Rimborso dalla banca: in quali casi è possibile? – ketumbar.it

Purtroppo, moltissimi clienti non sanno che potrebbero aver diritto ad essere risarciti di una bella somma di denaro, in determinati e specifici casi. Scopriamo subito insieme come funzionano i risarcimenti bancari e in quali casi possono essere erogati.

Risarcimento: i casi in cui le banche sono tenute a rimborsare i propri clienti

Tra i vari tipi di prodotti bancari, ci sono i conti correnti cointestati che sono spesso scelti per motivi di praticità o per una maggiore flessibilità finanziaria, sia tra coniugi, partner, amici o soci. C’è però da considerare che, quando si sceglie di aprire un conto condiviso, è importante comprendere sia i vantaggi che i rischi associati, poiché in alcune situazioni la banca potrebbe essere obbligata a risarcire uno dei cointestatari.

Disputa in banca – ketumbar.it

Aprire un conto corrente cointestato significa permettere a più persone di gestire i fondi congiuntamente. Questo tipo di conto è utile per condividere spese comuni, come quelle familiari o aziendali, ma presenta anche dei rischi. Ad esempio, uno dei cointestatari potrebbe decidere di prelevare una somma superiore alla propria quota, o addirittura svuotare l’intero conto. In tali casi, il cointestatario danneggiato potrebbe tentare un’azione legale per recuperare i fondi sottratti. Purtroppo però, se il responsabile non è rintracciabile o risulta nullatenente, recuperare il denaro può diventare un’impresa difficile.

La giurisprudenza però offre alcune tutele per chi subisce danni a causa di un prelievo improprio o di operazioni non autorizzate su un conto cointestato. Secondo una recente sentenza della Corte di Cassazione (2023, n. 10024), la banca ha il diritto di effettuare una compensazione dei debiti contratti da uno dei cointestatari, purché questo avvenga solo sulla parte di saldo spettante a quest’ultimo, salvo diverso accordo tra le parti. Va precisato che ci sono anche situazioni in cui la banca potrebbe essere ritenuta responsabile e costretta a risarcire uno dei correntisti. Questo accade quando l’istituto di credito procede con operazioni che non rispettano le regole stabilite o senza i giusti presupposti legali.

Il caso di risarcimento: una banca condannata a restituire i fondi

Un esempio da prendere in considerazione riguarda una cliente che ha portato la propria banca in tribunale, chiedendo il rimborso di una somma sottratta indebitamente dal suo conto cointestato. La donna ha richiesto un accertamento per dimostrare che non vi erano basi legali per la compensazione effettuata dall’istituto bancario, che aveva prelevato una cifra di più di 250 mila euro senza il suo consenso.

La cliente ha contestato l’azione della banca, sostenendo di non dovere tale somma e chiedendo la restituzione immediata dei fondi, oltre agli interessi di mora. Durante il processo, la difesa dell’istituto di credito ha cercato di giustificare l’operazione, ma non ha fornito prove sufficienti a sostegno delle sue azioni. Il Tribunale ha stabilito che la banca aveva agito in modo improprio, accogliendo la richiesta della donna. L’istituto di credito è stato condannato a restituire l’intera somma prelevata indebitamente, riconoscendo che non vi erano i presupposti per effettuare la compensazione.

La sentenza ha creato un precedente importante, precisando che anche in presenza di conti cointestati, le operazioni devono essere svolte nel rispetto delle regole e degli accordi contrattuali. Se si possiede un conto corrente cointestato, è importantissimo monitorare regolarmente le operazioni e segnalare tempestivamente eventuali movimenti sospetti.

In caso di prelievi non autorizzati o compensazioni indebite, è possibile rivolgersi ad un legale per richiedere il risarcimento dei danni subiti. Inoltre, è utile conoscere i propri diritti e leggere attentamente i termini e le condizioni del contratto bancario, per evitare spiacevoli sorprese. Conoscere queste dinamiche aiuta a proteggere meglio i propri risparmi e a evitare problemi legali, garantendo una gestione più serena e sicura delle proprie finanze.

Aurora De Santis

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