Al via con l’anno nuovo la nuova sperimentazione Inps con l’accertamento unico della disabilità
In Italia, il riconoscimento dell’invalidità e della disabilità è un tema importantissimo, in quanto permette di garantire il supporto e l’inclusione delle perone con difficoltà permanenti o temporanee. Proprio per questo, lo Stato mette a disposizione una serie di misure e benefici per chi ottiene il riconoscimento di una condizione invalidante, come l’accesso a prestazioni economiche o la fruizione di agevolazioni per l’inclusione scolastica e lavorativa.
Ma il sistema di accertamento della disabilità viene spesso criticato e preso di mira per vai della sua complessità. Ecco quindi che a partire da gennaio l’Inps avvierà una sperimentazione che introduce un sistema di accertamento unico della disabilità. L’obiettivo sarà quello di semplificare e centralizzare tali procedure e rendere tutto più snello. Ma vediamo di che cosa si tratta e come funzionano queste importanti innovazioni.
Parte la sperimentazione Inps
Dal 1° gennaio 2025, prenderà il via la sperimentazione del sistema di accertamento unico della disabilità. Ma questo riguarderà solamente nove province italiane: Brescia, Forlì-Cesena, Firenze, Trieste, Frosinone, Perugia, Salerno, Catanzaro e Sassari. L’obiettivo di tale sperimentazione è quello di uniformare il processo sotto la supervisione esclusiva dell’Inps. L’Istituto previdenziale sarà infatti l’ente unico responsabile per tutta la procedura.
Il procedimento viene attivato mediante l’invio telematico di un certificato medico introduttivo all’Inps. Questo deve essere redatto dai medici delle Aziende sanitarie locali, degli ospedali, di strutture private accreditate o da medici di famiglia. Il documento sanitario deve poi contenere informazioni dettagliate sul paziente, come ad esempio i dati anagrafici, la documentazione diagnostica e la prognosi. Deve inoltre specificare la presenza di eventuali patologie oncologiche, oltre a situazioni di intrasportabilità o altre condizioni che richiedono un esame in via prioritaria. Il procedimento dovrà concludersi – a seconda del caso – entro 15 giorni (se si tratta di patologie oncologiche), 30 giorni (in caso di minori), oppure in 90 giorni (per gli altri).
Una parte fondamentale della sperimentazione riguarda le nuove Unità di Valutazione di Base (UVB), le quali sono costituite da medici Inps, oltre ad essere rappresentati da professionisti delle aree psicologiche e sociali e dai rappresentanti delle associazioni. Si tratta di commissioni le quali vengono presiedute da un medico legale e che hanno il compito di effettuare una “valutazione di base”, in modo da accertare la condizione di disabilità. Alla fine verrà redatto un certificato unico che sostituisce i vecchi verbali sanitari e che sarà valido per accedere ai benefici della normativa vigente.