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La nuova truffa del telefono rotto, ecco come riconoscerla subito prima che sia troppo tardi

La nuova truffa del telefono rotto è micidiale, mia madre ci stava cascando ma per fortuna abbiamo capito tutto in tempo. Migliaia di persone, però, non sono state così fortunate e hanno perso un mucchio di soldi.

Ogni mattina un cittadino si sveglia e sa che dovrà correre più veloce di migliaia di truffatori che escogiteranno nuovi escamotage per mettere le mani sui suoi soldi! Purtroppo ormai questa è la realtà: ogni giorno veniamo bombardati da messaggi, telefonate o e-mail truffaldine e riconoscere l’inganno non è sempre facile.

La nuova truffa del telefono rotto, ecco come riconoscerla subito prima che sia troppo tardi/Ketumbar.it

Infatti i truffatori ormai sono super scaltri e, avendo a disposizione anche la moderna tecnologia, elaborano trappole sempre più sofisticate in cui è quasi impossibile non cascare. Ormai siamo abituati più o meno tutti a ricevere le classiche e-mail con il famoso “pacco bloccato” chissà dove e per sbloccare il quale dobbiamo inserire i nostri dati.

Come siamo abituati ai messaggi in cui qualche malvivente ci informa che è stato fatto per sbaglio un bonifico dal nostro conto e di inserire le nostre credenziali per bloccare subito la procedura: se le inseriamo veramente a quel punto sì che il conto corrente ci verrà svuotato in due minuti.

L’ultimo inganno, però, è ancora più temibile in quanto fa leva sulle emozioni e sulla paura. Le persone ricevono un messaggio su Whatsapp in cui qualcuno, fingendosi, uno dei loro figli, sostiene di aver avuto un guasto al cellulare. Migliaia di genitori, preoccupatissimi, purtroppo, sono caduti in trappola e da lì è iniziato un vero e proprio incubo.

Truffa del telefono rotto: ecco come funziona

La truffa del telefono rotto è la truffa del momento e già migliaia di persone – non solo anziani – ci sono cascate e hanno perso migliaia di euro. Il tranello è particolarmente insidioso in quanto fa leva sui timori e sui sentimenti delle vittime di turno. Di seguito vediamo come funziona e cosa possiamo fare per tutelarci.

Truffa del telefono rotto: ecco come funziona/Ketumbar.it

“Mamma mi si è rotto il cellulare. Questo è il mio nuovo numero“. E’ così che i malviventi contattano le loro vittime. Migliaia di persone – non necessariamente anziani – stanno ricevendo questo genere di messaggi in queste settimane. E’ capitato persino a mia madre che, tuttavia, per fortuna non ci è cascata e mi ha subito chiamata. Ma non tutti, in quel momento, sono così razionali: molti si lasciano sopraffare dalle emozioni.

Se una persona cade nel tranello e avvia una conversazione con il truffatore credendo si tratti del figlio o della figlia, questi, dopo un breve scambio di messaggi su whatsapp, chiederà alla vittima di inviare una somma di denaro piuttosto alta per un’urgenza che gli è capitata. 

Per non farsi scoprire dirà di non inviare il denaro tramite bonifico ma andando dal tabaccaio che, dopo aver inquadrato un QR code inviato dai truffatori, potrà fare un accredito di vario importo. A quel punto i malviventi spariranno e le vittime si troveranno con le tasche svuotate per benino.

Truffa del telefono rotto: ecco cosa fare per tutelarsi

La truffa del momento è la truffa del telefono rotto: i malviventi si fingono figli o figlie delle vittime prescelte e fanno credere di aver bisogno di denaro per risolvere una questione urgente. Se il malcapitato di turno cade in trappola allora rischia di perdere un mucchio di soldi.

Truffa del telefono rotto: ecco cosa fare per tutelarsi/Ketumbar.it

Cosa possiamo fare per tutelarci? La prima cosa da fare è anche la più semplice: contattare subito telefonicamente vostro figlio o vostra figlia per capire se è davvero lui che vi sta scrivendo. Mia madre ha fatto così, mi ha chiamata subito ed è così che ha evitato di essere truffata.

In secondo luogo, anche qualora vostro figlio o vostra figlia non vi rispondessero, non andate nel panico: potrebbero non rispondere perché stanno lavorando o sono impegnati. In ogni caso questa truffa, per quanto subdola, è facile da riconoscere perché i messaggi sono sempre uguali. Infine se vi viene richiesto denaro e vi viene inviato un QR code per fare un accredito allora è chiaro che vi stanno ingannando.

Samanta Airoldi

Sono Samanta, sono nata a Genova ma vivo a Milano da molti anni. Ho conseguito Laurea specialistica e Dottorato in Filosofia Politica e svolgo il lavoro di redattrice dal 2015. Ho pubblicato alcuni libri di Filosofia Politica in chiave "pop" e, nel corso di questi anni, ho lavorato per diversi blog. Mi sono sempre occupata, principalmente, di Politica ed Economia ma, talvolta, anche di lifestyle, benessere e alimentazione vegana essendo io stessa vegana. Le mie passioni principali sono proprio la Politica e l'Economia ma mi interessa anche il settore del benessere.

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