Buone notizie per molti cittadini: ecco l’annuncio dell’Inps per quanto riguarda le tre fasce di reddito relativo all’aumento della pensione
Il tema delle pensioni è da sempre al centro del dibattito pubblico in Italia. Questo settore, che rappresenta una parte cruciale del sistema di welfare, è soggetto a continue novità, modifiche e aggiornamenti che interessano i cittadini italiani.
Recentemente, l’Inps ha annunciato alcune importanti novità relative agli aumenti delle pensioni per il 2025. Si tratta delle tre fasce di reddito che determineranno il livello dell’aumento della pensione. Ma vediamo di che cosa stiamo parlando e quali sono i dettagli relativi a queste fasce e al loro impatto che avranno sui pensionati.
Le tre fasce di reddito per l’aumento della pensione
A partire dal 1° gennaio del 2025, l’indicizzazione delle pensioni verrà regolata da tre fasce di reddito, secondo quanto stabilito dal decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 15 novembre 2024. Per le pensioni fino a quattro volte il minimo Inps (ovvero 2.349 euro lordi al mese) sarà calcolato un aumento al 100% del tasso di indicizzazione, ovvero lo 0,8%. Prendendo ad esempio una pensione di 1.000 euro al mese, questa subirà un incremento di 8 euro, per un totale di 1.008 euro mensili.
Le pensioni che invece rientrano nella fascia tra quattro e cinque volte il minimo Inps (ovvero fino a 2.993 euro lordi al mese) saranno interessate da un aumento al 90% relativo al tasso di rivalutazione. Grazie a questo calcolo l’aumento corrisponderà ad uno 0,72%. Come abbiamo detto, le fasce di reddito interessate dall’aumento delle pensioni saranno tre. Vediamo dunque quale sarà l’aumento calcolato in relazione alla terza fascia di reddito.
Per quanto riguarda le pensioni superiori a cinque volte il minimo Inps (ovvero oltre 2.993 euro lordi al mese), ci sarà un incremento pari al 75% del tasso. Questo corrisponde allo 0,6%. Per quanto riguarda queste fasce di reddito più alte, l’aumento relativo alle pensioni verrà applicato in modo progressivo e per scaglioni. Questa procedura renderà il calcolo leggermente più complesso rispetto al normale. Ad ogni modo, grazie a questo metodo sarà garantito comunque un adeguamento sull’importo mensile delle pensioni. Questi aggiustamenti dell’importo, seppur particolarmente modesti e per nulla decisivi in termini economici, rappresentano comunque un aiuto che può fare comodo ai cittadini, soprattutto se in difficoltà in questo periodo di grande confusione economica e finanziaria. Tuttavia, si tratta di aggiustamenti troppo modesti rispetto agli anni precedenti e questo dovrebbe far sì che il governo si impegni di più per raggiungere obiettivi maggiormente ambiziosi.