Il contante sembra essere destinato a scomparire nel prossimo futuro, diventerà necessario effettuare alcuni pagamenti necessariamente in modo tracciabile.
È da tempo che si parla della possibilità di mettere un limite all’utilizzo del contante, se non addirittura eliminarlo del tutto, pensando a quanto possa essere più pratico utilizzare bancomat e carta di credito. Non tutti ritengono però questa la soluzione migliore, non solo perché sembra davvero poco pratico pagare un caffè e una brioche con una tessera, ma soprattutto perché ci sono persone che non hanno nessuna delle due, come appunto gli anziani, per questo sarebbe scorretto estraniarli da molte situazioni.
Eppure questa strada sembra essere sempre più vicina ad altre realtà, non solo all’estero, dove viene messa in atto da diversi Paesi (la Svezia su tutti). Anche l’Italia sembra essere destinata a seguire questa strategia, già nell’anno che inizierà tra qualche giorno, quando diventerà necessario effettuare esclusivamente pagamenti tracciabili in molte situazioni, senza alcuna alternativa.
Basta contante: ecco quando non sarà più accettato
L’idea di dire addio a un’abitudine, specialmente se dura ormai da decenni, può generare forti dubbi, ma soprattutto può far pensare che la nuova strada potrebbe non pensare i benefici ipotizzati. Questa teoria può valere sempre, ma a maggior ragione da parte di chi non ritiene ideale porre fine o almeno limitare l’uso del contante. Fare dietrofront sembra essere però ormai impossibile, già nel 2025 andremo incontro a una serie di cambiamenti inevitabili, destinati a fare discutere.
Si tratta di una decisione inserita nella nuova Legge di Bilancio, volta a ridurre l’evasione e che riguarderà i titolari di partita IVA, che saranno costretti a utilizzare esclusivamente pagamenti tracciabili in diverse situazioni. Questo sarà l’unico modo per poter sfruttare le detrazioni fiscali, così da evitare che possano essere dedotte dalle spese aziendali somme non effettivamente utilizzate, rendendo invece tutto più trasparente grazie a strumenti quali bancomat e carta di credito.
All’interno del provvedimento si trovano una serie di precisazioni, relative a quali voci di spesa richiederanno questo tipo di pagamento. È il caso di prestazioni alberghiere, somministrazione di alimenti e bevande e spese di viaggio e di trasporto, sostenute in occasioni delle trasferte lavorative, queste saranno deducibili solo se effettuate con versamento bancario o postale ovvero mediante altri sistemi di pagamento tracciabili.
A queste si aggiungono anche le spese di propaganda, pubblicità e rappresentanza, spesso fondamentali per un libero professionista. Già decisa la data in cui le nuove regole entreranno definitivamente in vigore. Tutto parte già dal 1° gennaio 2025, giorno non casuale, visto che è da quel momento che scatta il periodo di imposta successivo rispetto a quello in scadenza al 31 dicembre 2024.
Le novità non si limitano a questo, è stata stabilita infatti anche la necessità di collegare il registratore di cassa al POS, così da poter tenere monitorati in tempo reale gli incassi e confrontarli con gli scontrini che saranno emessi. Si riduce così del tutto la possibilità di emettere scontrini con cifre differenti rispetto a quanto percepito, abitudine di diversi commercianti e liberi professionisti, volta a pagare meno tasse.
