Il cantante, simbolo della musica italiana degli anni ’60, è stato protagonista di numerosi successi: un suo brano entrato nella leggenda.
Basta un solo brano per entrare nella leggenda della musica italiana: accadeva spesso negli anni Sessanta e Settanta, pensiamo ad esempio a un artista indimenticato come Nico Fidenco, il cui nome è “legato a un granello di sabbia”, parafrasando appunto il suo brano più celebre e che non riuscirà a bissare pur scrivendo e cantando altre importanti canzoni.
Uno dei cantanti che ha indissolubilmente legato il suo nome a un solo brano è Mario Tessuto, che ricorderemo per sempre grazie a “Lisa dagli occhi blu”, una canzone che ha fatto la storia della musica italiana non solo degli anni Sessanta, essendo conosciuta e amatissima ancora oggi. Il cantante, simbolo della musica italiana degli anni ’60, è morto nelle scorse ore a 81 anni.
Chi era Mario Tessuto: figlio di operai, diventato una leggenda
Nato in provincia di Caserta, vero nome Mario Buongiovanni, il cantante era figlio di operai e si trasferì a Milano con la sua famiglia da ragazzo, dove completò gli studi di ragioneria. La sua passione per la musica lo portò a entrare nel mondo dello spettacolo, grazie a un incontro determinante con Livio Macchia, chitarrista dei Camaleonti, che lo aiutò a farsi notare.
Con il brano “Teen agers concerto” esordisce al Cantagiro nel 1967, ma dovranno passare due anni prima che il suo nome possa entrare nell’Olimpo dei grandi interpreti di classici della musica italiana. Infatti, esce nel 1969 la celebre canzone “Lisa dagli occhi blu”, scritta da Giancarlo Bigazzi e musicata da Claudio Cavallaro. Il brano viene presentato a “Un disco per l’estate” e ottiene un successo inimmaginabile.
Il successo di “Lisa dagli occhi blu”
Con il suo ritmo coinvolgente e il testo malinconico, il brano si piazzò al secondo posto nella kermesse canora e di fatto divenne un vero e proprio inno in quell’ultima estate degli anni Sessanta, vendendo quasi 2 milioni di copie e rimanendo in vetta alle classifiche per settimane. Il successo fu tale che da lì a poco, come avvenuto con altri grandi cantanti, il brano divenne un film.
Nel cast, l’interprete principale è lo stesso Mario Tessuto, che interpreta un giovane laureato che per sbarcare il lunario si dà alla musica come cantante nei night club e che si chiama Mario Buongiovanni, ovvero sceglie il suo nome all’anagrafe per interpretare un personaggio di finzione. Al suo fianco, Silvia Dionisio, che interpreta appunto Lisa dagli occhi blu, una delle attrici più amate dell’epoca.
La carriera di Mario Tessuto dopo l’exploit
L’anno successivo, Tessuto partecipò a “Canzonissima”, un celebre programma della Rai, con la canzone “Nasino in sù”, che pur non raggiungendo il successo del precedente singolo, consolidò ulteriormente la sua carriera. La sua voce e il suo stile rimasero sempre amati dal pubblico, grazie alla sua capacità di adattarsi ai tempi senza mai tradire le sue radici musicali.
Negli anni successivi, Mario Tessuto continuò a essere protagonista della scena musicale italiana. Partecipò a importanti eventi come il Festival di Sanremo nel 1970 con Orietta Berti, e nel corso degli anni ’70 incise brani che divennero successi radiofonici. Scrisse anche per altri importanti artisti italiani, ma il suo nome è legato appunto a quel brano che lo ha reso immortale.
Il ritorno in tv con Carlo Conti
Nel corso degli ultimi anni della sua vita, Mario Tessuto si ritirò dalle scene, dedicandosi alla famiglia e ai suoi hobby, come la cucina e il giardinaggio. La sua vita privata fu felice e tranquilla, al fianco della moglie Donatella, con la quale aveva due figli, Giancarlo e Sabrina, diventando anche nonno.
Lo abbiamo visto qualche volta tornare in tv, per interpretare il suo brano più celebre in format come “50 Canzonissime” e “I migliori anni”, condotti da Carlo Conti, fresco di rientro a Sanremo e sempre molto attento alla riscoperta di canzoni e interpreti che hanno fatto la storia della nostra musica leggera.