È scattata un’allerta sanitaria lanciata dalle autorità per Escherichia Coli probabilmente collegata ad un hamburger McDonald’s.
Riflettori puntati sul McDonald’s, a seguito dell’epidemia di Escherichia Coli scoppiata in questi giorni e legata probabilmente al consumo degli hamburger Quarte Pounder venduti dalla catena di ristoranti. Una persona sarebbe morta e diverse avrebbero accusato malori. È giusto precisare che al momento non si può fare una stima precisa e con ogni probabilità altri contagi possono esservi.
A lanciare l’allerta il Centers for Disease Control and Prevention (CDC). La notizia ha provocato non poca preoccupazione e, addirittura, si è verificato un crollo delle azioni del 9% della multinazionale. Tutto è partito a settembre e sono coinvolti 10 stati occidentali degli Stati Uniti, il maggior numero di casi, però, si è registrato in Colorado e Nebraska. Molte delle persone coinvolte avrebbero ammesso di aver accusato i sintomi dopo aver consumato i panini acquistati presso il noto fast food.
McDonald’s finisce nel mirino delle autorità: tutto quello che sta succedendo
C’è già una vittima in questa vicenda, mentre un bambino si trova ricoverato in ospedale a causa di alcune complicanze renali. Il CDC ha riferito che le persone coinvolte sono state portatrici dello stesso ceppo del batterio E. Coli. Inoltre, è stato dichiarato che il primo caso ufficiale risale al 27 settembre, mentre l’ultimo a poco più di una settimana fa e, nello specifico, all’11 ottobre.
Dai primi accertamenti, sembra che le persone coinvolte avrebbero consumato degli hamburger Quarter Pounder acquistabili da McDonald’s. La nota catena di fast-food ha collaborato con gli organi competenti e ha già provveduto a ritirare le polpette di manzo e la cipolla a fette utilizzata per la preparazione dello specifico panino. La notizia di quanto accaduto ha portato inevitabilmente a registrare dei cali nelle vendite. Ovviamente si teme sugli effetti che la notizia possa avere in futuro.
Cosa sappiamo di quello che sta accadendo?
I primi dati forniti dalla FDA mettono in luce in luce una questione che riguarda le cipolle utilizzate nei ristoranti in questione, infatti porrebbe essere questo l’alimento contaminato che avrebbe portato al contagio. Nel frattempo, gli esperti continuano il loro lavoro per accertare con precisione quale sia l’ingrediente che ha provocato tutto questo. Inoltre, secondo le autorità, il numero delle persone coinvolte potrebbe essere ancora più alto di quello riportato e l’epidemia potrebbe addirittura coinvolgere altri stati.
Molti potrebbero essere anche quelli già guariti perché per alcuni non è necessario neanche l’impiego di medicine. Poi non va assolutamente dimenticato che sono necessarie alcune settimane per stabilire se una persona possa aver contratto l’infezione. In ogni caso, come abbiamo detto, le persone prima di manifestare i sintomi avrebbero consumato prodotti targati McDonald’s. Tra questi, e nello specifico 12 su 14, ricordano di aver mangiato un hamburger Quarter Pounder. Si attendono altre novità sulla questione da parte delle autorità.