Svolta nel mercato dell’energia: nel 2025 migliaia di persone potranno dire addio al mercato libero e tornare a quello tutelato spendendo, dunque, molto meno.
Alla base del mercato libero c’era l’idea della libera concorrenza tra i fornitori che, per essere competitivi e accaparrarsi più clienti possibili, avrebbero dovuto iniziare a “sfidarsi” a suon di offerte eccezionali. E tutto questo, sempre secondo il progetto, sarebbe dovuto andare a vantaggio del consumatore che avrebbe avuto più opportunità di scelta.
Sulla carta tutto questo era perfetto: le regole del libero mercato, del resto, sono queste. Il problema è che non sono stati fatti i conti con gli aumenti della materia prima energetica che rende, di fatto, impossibile abbassare i costi di luce e gas al di sotto di una certa soglia.
A questi bisogna aggiungere i costi per i trasporti della materia prima: anch’essi balzati alle stelle. La conseguenza è che, da quando siamo stati costretti a passare al mercato libero dell’energia, tutti stiamo pagando molto più di quanto speravamo. Che fare? Tornare al mercato tutelato? Piccolo problema: non si può!
O meglio: non tutti possiamo optare per questa soluzione. Alcuni però sì: alcune persone – che potrebbero essere molto più di “alcune” a dire il vero – il prossimo anno potranno rientrare nel mercato tutelato e dire addio al mercato libero tornando, di conseguenza, ad avere bollette un po’ più leggere.
Ottime notizie per molti italiani che, nel 2025, potranno dire addio al mercato libero dell’energia e rientrare nel mercato tutelato con enormi vantaggi economici. Questo beneficio, purtroppo, non riguarderà proprio tutti ma certamente un’ampia fetta della popolazione. Vediamo subito chi sono i fortunati che, il prossimo anno, abbandoneranno il mercato libero.
Come tutti ben sappiamo, lo scorso luglio – dopo vari rinvii – è stato reso obbligatorio il passaggio al mercato libero dell’energia. Chi non ha voluto scegliere un fornitore specifico è stato inserito nel mercato a “tutele graduali” e gli è stato assegnato il gestore di luce e gas che ha vinto l’asta nella sua zona di residenza. Tuttavia questa situazione cesserà definitivamente nel 2027 e, a quel punto, anche chi non scelto dovrà farlo.
Gli unici nuclei familiari che non sono stati obbligati a passare al mercato libero sono quelle famiglie cosiddette “vulnerabili”, cioè che si trovano in una situazione economica di svantaggio. Pertanto il passaggio dal mercato a maggiori tutele al mercato libero è collegato strettamente a reddito e ISEE.
Le famiglie che, nel 2025 – a causa di un peggioramento della situazione economica per qualunque ragione – avranno un ISEE inferiore a 15.000 euro, potranno rientrare nel mercato tutelato e fruire anche del bonus sociale. La soglia ISEE si alza fino a 20.000 euro nel caso di famiglie numerose con almeno 4 minori a carico.
Ma non solo: addio al mercato libero anche per chi, il prossimo anno, compirà 75 anni. Infine potranno rientrare nel mercato a maggiori tutele quelle famiglie a cui verrà riconosciuto il diritto di ricevere l’Assegno Sociale e che, quindi, nel 2025 avranno ISEE entro i 9360 euro e reddito non superiore a 6000.
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