Mangiare al ristorante può essere pericoloso per chi ha un’allergia, diversi i casi di decesso, cosa ha detto un esperto di HACCP.
Di recente alcuni casi di cronaca hanno sconvolto tutti, una turista inglese di soli 14 anni è morta dopo aver mangiato un dessert che conteneva arachidi, una bimba di nove anni è invece deceduta dopo aver mangiato un piatto di gnocchi. Entrambe le vittime sono morte per uno shock anafilattico. Purtroppo non è la prima volta che qualcuno muore a causa di un’allergia dopo aver mangiato al ristorante.
In seguito ai recenti casi di cronaca Fabrizio Russo, un esperto di HACCP, in un’intervista si è soffermato sull’importanza delle allergie e degli alimenti contaminati. A detta sua tra cliente e ristorante c’è spesso una mancanza di comunicazione che può rivelarsi in alcuni casi letale ed è per questo che servirebbe maggiore prevenzione oltre ad un’adeguata preparazione. L’Haccp esiste da quasi trent’anno ma in molti non sanno praticamente cosa sia, a parer suo i controlli dovrebbero essere più approfonditi.
L’esperto di Haccp parla delle differenza tra allergie e intolleranze alimentari
È sostanziale la differenza tra intolleranza e allergia, spesso però tengono a fare confusione sia i clienti che i ristoratori. In molti casi infatti un cliente dice di essere allergico ma in realtà ha solo un’intolleranza alimentare.
Fabrizio Russo ribadisce che si tratta di due cose totalmente diverse, un soggetto che ha un’intolleranza alimentare può andare incontro ad una reazione cutanea o a disturbi gastrointestinali, fastidiose conseguenze che si risolvono in pochi giorni. Per i soggetti allergici, invece, le conseguenze possono essere davvero gravi. Per loro l’assunzione di cibi contaminati può portare anche alla morte.
Stando al consulente di Haccp moltissime persone non sanno nemmeno quali sono gli allergeni, se ne conoscono quattro o cinque su quattordici. A detta sua, ad esempio, in tanti non sanno che nella soia come allergene c’è la presenza del glutine. Ha anche fatto sapere che l’unico farmaco capace di combattere lo shock anafilattico e salvare la vita alla persona allergica è la ‘pennina’, iniettata per via intramuscolare, i ristoratori però non possono utilizzarla.
La ristorazione rappresenta un problema per i soggetti allergici, il parere del consulente di HACCP
Stando a quanto ha rivelato Fabrizio Russo è soprattutto la ristorazione di medio-basso livello a rappresentare un problema, ha fatto anche un esempio. A detta sua capita che un ristoratore scadente acquisti una maionese, o altro alimento, senza però leggere che contiene allergeni come la senape. Non essendone a conoscenza non lo comunica al cliente e questo potrebbe essere fatale per chi ne è allergico. Casi del genere sono decisamente più rari nei locali di stellati o comunque di fascia alta perché prima del servizio non mancano le comunicazione delle allergie, queste vengono fatte tavolo per tavolo.
Secondo l’esperto di Haccp una persona allergica deve prestare moltissima attenzione quando mangia in un ristorante, senza mai sottovalutare nulla. Pensa inoltre che bisognerebbe impegnarsi di più al giorno d’oggi ad essere consumatori informati e ristoratori consapevoli su tutti gli allergeni.
Sara Fonte