La disoccupazione NasPi non verrà più retribuita: ecco che cosa cambierà per chi desiderava richiederla o la stava già percependo.
Stop al pagamento dell’indennità di disoccupazione o NASpI. A partire da fine novembre i soldi non verranno più accreditati e importanti cambiamenti avverranno sia per chi avrebbe dovuto ricevere la disoccupazione per la prima volta sia per chi già la percepiva.
Con l’approvazione di un decreto lo scorso maggio riguardante l’indennità di disoccupazione NASpI sono cambiate le modalità per ottenere il beneficio. In particolare è stata introdotta la piattaforma del Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa (SIISL), che ha informatizzato le procedure. Adesso, con la fine di novembre, i percettori della disoccupazione si sono trovati di fronte a un ulteriore significativo cambiamento.
Cambiamenti importanti nella NASpI, il sussidio economico per i disoccupati non verrà più corrisposto
La Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego, nota appunto con la sigla NASpI, è un sussidio economico destinato a quanti hanno perso il lavoro dopo essere stati licenziati. La Disoccupazione dei Collaboratori (o DIS-COLL) è invece l’indennità di disoccupazione mensile a sostegno dei collaboratori coordinati e continuativi che abbiano perduto la propria occupazione.
A partire dal 24 novembre, chi presenta domanda per la disoccupazione sarà automaticamente iscritto alla piattaforma Siisl, il sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa del ministero del lavoro gestita dall’Inps. Questa piattaforma ha l’obiettivo di incrociare domanda e offerta di formazione e lavoro, promuovendo la riqualificazione professionale dei beneficiari dell’indennità e agevolando il loro reinserimento nel mercato del lavoro.
Nuova piattaforma per i percettori della disoccupazione NASpI
I beneficiari di disoccupazione, iscritti d’ufficio alla piattaforma online SIISL, potranno trovare le offerte di lavoro indicate geograficamente sulla mappa digitale del proprio territorio. Se non risultano proposte di lavoro sulla mappa digitale, allora intervengono i centri per l’impiego. L’obiettivo è quello di trasformare entro l’inizio del 2025 la piattaforma in una banca dati per trovare lavoro o per iscriversi a corsi di formazione. Secondo la normativa, però, se non si accettano le offerte di lavoro si perde la disoccupazione. Al terzo rifiuto l’indennità viene infatti sospesa. Il servizio che permette di presentare la domanda di indennità mensile NASpI per lavoratori con rapporto subordinato è disponibile alla pagina web del Portale INPS.
Perché le offerte di lavoro siano considerate congrue dal sistema devono essere, per i primi sei mesi, in linea con il profilo del candidato. Per quanto riguarda la sede di lavoro , questa deve essere distante al massimo 50 chilometri dalla residenza. Dopo sei mesi, è sufficiente che le offerte di lavoro siano adeguate al profilo, mentre dopo un anno la sede di lavoro può essere distante fino a 80 chilometri dalla residenza. Se le offerte di lavoro non rispettano tali requisiti possono essere rifiutate senza perdere l’indennità. In caso contrario, sono possibili solo due rifiuti e al terzo è obbligatorio accettare. A partire dal 18 dicembre inoltre il sistema sarà reso disponibile anche a tutti i cittadini italiani e stranieri, che potranno, su base volontaria, caricare il proprio curriculum vitae e manifestare interesse a intraprendere un’attività lavorativa o formativa.