Il nuovo decreto MEF cambia le regole per alcune categorie: esonero dalla fatturazione elettronica e semplificazione fiscale. Un cambiamento che avrà un impatto significativo in tanti settori.
Il 22 novembre 2024 il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha approvato un decreto destinato a semplificare le procedure fiscali per i maestri di sci. Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il 4 dicembre 2024, il provvedimento prevede l’esonero dall’obbligo di emettere fattura elettronica, a meno che non sia il cliente a richiederla esplicitamente.
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Questa novità si inserisce in un quadro normativo più ampio, definito dall’articolo 22 del Dpr n. 633/1972, che già prevedeva l’esclusione della fatturazione per alcune operazioni. Ora, il decreto estende l’esonero ai corsi di attività sportiva invernale, semplificando notevolmente gli adempimenti per i professionisti di questo settore. I maestri di sci, che operano in un contesto spesso stagionale e di dimensioni ridotte, potranno ora evitare l’emissione della fattura elettronica, a condizione che il cliente non ne faccia richiesta prima o durante l’erogazione del servizio.
Una semplificazione che aiuta le imprese: chi può beneficiarne
La semplificazione riguarda non solo i corsi di sci, ma anche altre attività per cui il carico amministrativo è considerato sproporzionato rispetto all’entità del servizio. Secondo il decreto, l’esonero è riservato ai professionisti iscritti agli albi delle federazioni sportive riconosciute dal Coni e alle prestazioni che beneficiano di un’aliquota IVA ridotta al 5%.
Questa misura, oltre a rendere più snella la gestione fiscale, mira a incentivare l’accesso ai corsi di sport invernali, riducendo i costi indiretti per gli operatori. Non sono solo i maestri di sci a beneficiare delle nuove regole. Il decreto si inserisce in un panorama normativo che prevede già diverse semplificazioni fiscali per specifiche categorie di beni e servizi.
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Prodotti alimentari e bevande con requisiti dietetici o per esigenze sanitarie, trasporti pubblici come treni e autobus e materiali informativi come libri e riviste rientrano in regimi fiscali agevolati. L’esonero, dunque, si configura come un ulteriore passo verso un sistema fiscale che cerca di bilanciare semplificazione e trasparenza.
Come funziona nello specifico l’esonero
Questo approccio non solo alleggerisce il carico burocratico per le piccole imprese, ma incentiva anche la partecipazione a settori strategici per l’economia e il benessere collettivo. Nonostante l’esonero, resta un punto fermo: se il cliente richiede la fattura, questa deve essere emessa immediatamente e comunque non oltre il momento della prestazione del servizio.
Tale obbligo garantisce la piena trasparenza delle transazioni e tutela sia i consumatori sia l’equilibrio del sistema fiscale. Questa clausola si inserisce nell’ambito delle semplificazioni previste dall’articolo 22 del Dpr 633/72, che mira a ridurre gli adempimenti per le operazioni di modesta entità, senza compromettere la corretta gestione fiscale.
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Nella Manovra 2025, il governo Meloni ha deciso di prorogare l’esclusione IVA per gli Enti del Terzo Settore e le società sportive dilettantistiche. Il passaggio al regime di esenzione, inizialmente previsto per il 1° gennaio 2025, sarà posticipato per evitare complicazioni agli operatori di dimensioni ridotte.
Una scelta che mira a favorire le piccole imprese
Questa scelta riflette una maggiore consapevolezza delle istituzioni rispetto alle difficoltà che tali cambiamenti normativi possono causare. Come dichiarato dal viceministro Maurizio Leo, l’obiettivo è garantire criteri proporzionati alle dimensioni delle realtà coinvolte, favorendo le più piccole.