Stagione autunnale e ora solare: tutto quello che si deve fare tra pochi giorni e soprattutto cosa consigliano gli esperti per evitare spiacevoli inconvenienti.
La stagione autunnale è entrata nel vivo nel Bel Paese e questo significa solo una cosa: a brevissimo scatterà l’ora solare. Quest’ultima “ci terrà compagnia” fino all’ultima settimana del mese di marzo. Le giornate a brevissimo si accorceranno e questo inevitabilmente porterà ad avere un’ora di luce in più al mattino, ma il sole tramonterà prima.
Prepariamoci, dunque: nella notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre alle ore 3:00 le lancette faranno un “passo” indietro. Bisogna sapere anche che quando l’ora cambia il nostro corpo potrebbe risentirne, scopriamo in che modo.
Manca pochissimo al ritorno dell’ora solare, questo significa che si potrà riposare un’ora in più durante la notte in cui avverrà il cambio, ovvero tra il 26 e il 27 ottobre. Ovviamente, però, non dimentichiamo che potrebbero esservi anche delle conseguenze per il nostro equilibrio psicofisico, ma cosa si potrebbe fare a tal proposito?
Gli esperti consigliano di tener conto di piccole accortezze, ma di cosa si tratta? In primis è consigliato consumare cibi ricchi di vitamine e sali minerali. Continuare poi consumando nell’arco della giornata molta acqua, riposare adeguatamente, evitare bevande eccitanti e, quando si può darsi all’attività fisica. In questo modo si potranno, scongiurare spiacevoli disagi.
La questione che riguarda l’ora legale e solare, negli ultimi anni è stata argomento di dibattito. Il desiderio era quello di riuscire a ridurre i costi energetici, ma alcuni esperti sostengono che tutto questo non porterà all’effetto sperato. In merito, sono stati condotti degli studi che dimostrerebbero che nulla cambierebbe. È doveroso, però, aggiungere che secondo Terna – la società italiana che si occupa della gestione di trasmissione elettrica nazionale – dal 2004 al 2020 ci sarebbe stato un risparmio di circa 10 miliardi di kWh, tutto ciò grazie all’ora legale, per intenderci il risparmio ammonterebbe a circa 1 miliardo e 720 milioni di euro.
Facciamo un passo indietro e capiamo a che periodo risale il cambio dell’ora legale, dobbiamo arrivare al 1784. In una lettera che è stata pubblicata sul Journal de Paris, Benjamin Franklin parlava di risparmiare in termini di candele e di conseguenza la gente doveva essere svegliata prima. Si aspetterà il 1916 e l’idea diventò realtà in Germania e Regno Unito, a seguire anche altri paesi europei decisero di seguire questa strada. L’obiettivo era quello, all’epoca di risparmiare il carbone, considerato che era indispensabile per l’industria bellica. Nel 1918, gli Stati Uniti decisero di prendere questa decisione e durante il conflitto mondiale diventò obbligatorio.
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