Pensioni, ok la tredicesima ma ci sarà una brutta sorpresa a dicembre

La Legge di Bilancio 2025 potrebbe introdurre qualche novità che riguarda le pensioni e gli importi: tutto quello che potrebbe cambiare.

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Pensioni, cosa cambia con la nuova Legge di Bilancio (Ketumbar.it)

Cosa sappiamo sugli importi delle pensioni di dicembre? La nuova Manovra, approvata nei giorni scorsi dal Consiglio dei Ministri, riguarda, difatti, anche le pensioni. Tra i temi trattati troviamo quota 103, opzione donna e ape sociale ed i vari importi. Cosa cambierà?

Nei primi casi non ci sarebbero grosse modifiche, mentre per quanto riguarda la pensione, la novità più importante è l’anticipo della perequazione che si potrebbe avere già da dicembre, come è avvenuto anche lo scorso anno, quando è stato possibile pagare il conguaglio con l’adeguamento a fine anno e non è stato necessario aspettare gennaio 2024.

Manovra, cosa cambia per le pensioni: tutti i dettagli

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Pensioni, cosa prevede la nuova Legge di Bilancio (Ketumbar.it)

Con l’approvazione della Legge di Bilancio, per cui è arrivato il via libera dal Consiglio dei Ministri, potrebbero arrivare delle novità per quanto riguarda le pensioni. Il testo della Manovra ora passa al Parlamento in vista dell’approvazione finale entro il 31 dicembre 2024.

In prima battuta, da quanto emerso al momento, non dovrebbero essere in programma sostanziosi interventi per Quota 103 o altri strumenti di uscita anticipata. Il Governo sembra abbia concentrato le risorse per gli aumenti dei trattamenti previdenziali minimi che al momento sono pari a 614,77 euro. Si ipotizza che queste possano salire oltre i 621 euro, ma il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti non esclude la possibilità di far arrivare l’importo a 650 euro, nel caso in cui l’esecutivo disponga di risorse aggiuntive. Già nel 2024, per via della copertura prevista nella legge di bilancio di due anni fa, che però terminerà a dicembre, erano passate da 598,61 a 614,77 euro. Questa rivalutazione al 2,7% dovrebbe essere confermata per poi procedere anche con l’aumento.

La rivalutazione delle pensioni

Inoltre, già a dicembre potrebbe arrivare l’anticipo sulla perequazione. La rivalutazione provvisoria potrebbe essere molto più bassa rispetto agli scorsi anni per effetto dell’andamento dell’inflazione. Il tasso di quest’ultima è sceso all’1,6%, un calo significativo rispetto al 2022 e al 2023, quando la rivalutazione era salita sino al 5,4%. Cosa comporterà tutto questo? Questa discesa dell’inflazione, adesso potrebbe portare ad una rivalutazione degli importi molto più bassa di quelle viste nei precedenti due anni: si parlerebbe di un aumento di pochi euro per i pensionati.

Il meccanismo in questione è stato introdotto dalla legge n. 448 del 1998 e prevede che gli assegni vengano adeguati in base al costo della vita: al 100% del tasso di inflazione accertato per gli importi che non superano di 4 volte il trattamento minimo Inps; rivalutazione al 90% del tasso per le pensioni comprese tra 4 e 5 volte l’assegno minimo; al 75% per quelle comprese tra 5 e 6 volte ed, infine, al 50% per quelle oltre 6 volte il minimo.

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