Il recente annuncio ha mandato in agitazione molti di noi: veramente dentro le conserve italiane ci sono pomodori cinesi? Scopriamo come stanno le cose.
La conserva di pomodoro è uno dei prodotti più utilizzati nel nostro Paese. La usiamo per fare il classico sugo ma anche per il ragù oppure sulla pizza. Insomma è uno di quei prodotti che nel carrello della spesa delle famiglie italiane non manca mai. Di conseguenza siamo andati tutti un po’ in ansia quando, qualche giorno fa è stato lanciato l’allarme sulle conserve.
A quanto pare, infatti, all’interno di alcune conserve italiane ci sarebbero pomodori provenienti dalla Cina. Senza nulla togliere alla Cina ma noi non conosciamo quali siano là le norme e quali pesticidi siano consentiti. Di conseguenza molte sostanze vietate all’interno dell’Unione Europea perché ritenute nocive, in Cina potrebbero essere ammesse e quindi, noi, potremmo ingerirle senza nemmeno saperlo.
A ciò bisogna aggiungere anche la “truffa”: se compro un prodotto che riporta la dicitura “made in Italy” deve essere realizzato con materia prima italiana e non proveniente dalla Cina piuttosto che da qualunque altra parte del mondo. L’ansia, dunque, negli ultimi giorni è cresciuta anche perché siamo vicinissimi ormai a Natale e a Natale useremo moltissimo la conserva di pomodoro e vogliamo vederci chiaro.
Conserva di pomodoro: ecco come stanno davvero le cose
Siamo davvero sicuri di quello che mettiamo nei nostri carrelli della spesa e che, di conseguenza, mangiamo e facciamo mangiare anche ai nostri figli? Una recente notizia sul concentrato di pomodoro Petti preparato con pomodori cinesi ha fatto salire l’ansia a molti consumatori. Cerchiamo, quindi, di capire come stanno davvero le cose.
Il servizio sul concentrato Petti realizzato con pomodori cinesi si riferiva ad un prodotto che non viene venduto in Italia ma solo nei supermercati della Gran Bretagna. Ciò però non ci libera dal dubbio che, se lo fanno in Gran Bretagna, allora potrebbero farlo anche nel nostro Paese. Assolutamente no!
In Italia, per Legge, se su un prodotto c’è scritto “Made in Italy” allora quel prodotto è stato realizzato con materia prima nazionale. Ad esempio ci sono 5-6 aziende che si trovano in Campania che usano concentrato di pomodoro proveniente dal Cile e dalla California per produrre conserve che poi vengono esportate in Paese che si trovano al di fuori dell’Unione Europea.
Su queste conserve, per Legge, non può esserci la scritta ” Made in Italy” e, infatti, c’è scritto semplicemente “Packed in Italy”. Le altre 120 aziende conserviere che operano in Italia utilizzano solo materia prima italiana visto che, dal lontano 2005, la Legge vieta di produrre pelati, passate o tubetti di concentrato con pomodori che non siano stati coltivati sul territorio nazionale.
Quindi quello che è accaduto in Gran Bretagna, in Italia non può accadere e non abbiamo alcun motivo di preoccuparci. In Gran Bretagna le Leggi sono diverse dalle nostre come anche in Francia e in Germania. A dimostrazione del fatto che non dobbiamo preoccuparci basti pensare che non c’è mai stata un’analisi delle Asl o dei Nas che abbia rilevato la presenza di pomodori cinesi nelle conserve o nel concentrato che vengono venduti nei supermercati Italiani. Dunque possiamo continuare a mangiare tranquilli!