La nuova intelligenza artificiale di Google, Project Astra, ci ha mostrato un video di come vivremo tra 10 anni: scopriamo i dettagli
Google ha recentemente svelato il suo nuovo progetto, Project Astra, un agente di intelligenza artificiale progettato per supportare gli utenti nelle loro attività quotidiane. Questo strumento innovativo sfrutta la potenza della nuova famiglia di modelli linguistici Gemini 2.0, che rappresenta un significativo passo avanti rispetto alla versione precedente, Gemini 1.5.
Il cuore di Project Astra è la capacità di comprendere e analizzare il mondo reale, adattandosi alle esigenze dell’utente e assistendolo in modo più mirato e intelligente. Grazie all’integrazione con Gemini 2.0, l’agente sarà in grado di offrire risposte più precise e di elaborare situazioni quotidiane con un livello di interazione avanzato.
Oltre a Project Astra, Gemini 2.0 porterà con sé diverse altre novità, inclusi altri agenti AI che potranno essere utilizzati in vari contesti. Ci saranno miglioramenti nelle prestazioni e una maggiore capacità di risolvere problemi complessi. L’azienda di Mountain View ha confermato che Project Astra sarà disponibile già a partire dal prossimo anno. Si promette di rendere la tecnologia ancora più integrata nella vita di tutti i giorni, migliorando l’esperienza utente attraverso un supporto intelligente e personalizzato.
Project Astra: cos’è e come funziona
Nel corso del Google I/O di maggio scorso, Big G ha introdotto al pubblico il concetto di Project Astra. Un agente di intelligenza artificiale in grado di “comprendere” l’ambiente circostante. Questo strumento, inizialmente pensato per interagire con la realtà, ha suscitato grande interesse tra gli esperti del settore. Con l’arrivo della nuova versione di Gemini 2.0, Project Astra diventa ancora più intrigante. In un breve video rilasciato da Google, è possibile osservare come questo agente si integri nella vita quotidiana. È stato mostrato il suo potenziale nel fornire informazioni utili e dettagliate su oggetti, monumenti, testi, e persino sulla pronuncia corretta di parole, partendo da input vocali o visivi.
Una delle caratteristiche più interessanti è la possibilità di usare la fotocamera di uno smartphone, come un Google Pixel 9, per ottenere risposte immediate. Ma in futuro il tool sarà compatibile anche con visori di realtà aumentata. Project Astra rappresenta un’evoluzione significativa rispetto all’attuale concetto di chatbot, portando l’intelligenza artificiale nel mondo reale e trasformando il telefono in uno strumento capace di interpretare e spiegare ciò che ci circonda.
Il sistema sfrutta anche altre tecnologie di Google, come Search, Lens e Maps, migliorando ulteriormente la praticità del servizio. In grado di comprendere lingue diverse e persino accenti particolari, Project Astra memorizza fino a 10 minuti di conversazione, rendendo le interazioni ancora più naturali e fluide. L’azienda ha confermato che il lancio avverrà nel 2025, ma ancora non si sa se il servizio sarà disponibile su più dispositivi o se richiederà un abbonamento.