Quando è davvero l’ora della cena: nutrizionisti e dietologi spiegano quale è il momento giusto per l’ultimo pasto della giornata.
Le scelte alimentari influiscono sullo stile di vita. Per questo motivo, assume grande importanza non solo la scelta degli alimenti da mangiare ma anche l’orario in cui consumare i pasti. A tal proposito, gli esperti parlano di crono-nutrizione, unendo il concetto del tempo a quello dell’alimentazione.
La crono-nutrizione segue i ritmi della cronobiologia. Il termine ha un’etimologia greca, derivando da χρόνος chrónos “tempo” e da biologia (“studio della vita”). Il vocabolo indica quindi una branca della biologia che studia i fenomeni periodici (ciclici) negli organismi viventi e il loro adattamento ai relativi ritmi solare e lunare. Con “crono-nutrizione” si intende il regime alimentare che si fonda sull’assunzione di determinati alimenti in precisi momenti della giornata. E questo discorso, naturalmente, è valido anche per la cena. Ma quale è l’orario migliore per consumare questo pasto? Ecco che cosa consigliano gli esperti.
I nutrizionisti consigliano di rispettare l’orario dei pasti per non assumere troppo peso e per mantenersi in salute. Secondo la maggior parte dei dietologi, infatti, l’abitudine di mangiare tardi la sera è nociva alla forma fisica in quanto di sera il metabolismo rallenta e di conseguenza anche la digestione. Ma quale è l’orario ideale?
Marissa (Meshulam) Karp, dietista fondatrice di MPM Nutrition, e Elizabeth Brown, dietista registrata e fondatrice di The Kitchen Vixen, hanno chiarito quali sono gli orari migliori per l’ultimo pasto della giornata. La dottoressa Karp ha spiegato che «in generale, il momento ideale per cenare è tra le 17 e le 19». L’esperta ha aggiunto che se questo orario non è possibile, sarebbe consigliabile almeno cenare «circa tre ore prima di andare a letto. Ciò consentirà una corretta digestione e ridurrà il rischio di reflusso». L’orario ottimale dipende comunque dal pasto consumato. La dottoressa Brown ha spiegato che bisogna considerare l’effetto che il cibo ha sul sonno. I carboidrati, ad esempio, sono particolarmente importanti dato che «stimolano il rilascio di serotonina, che è il precursore della melatonina».
Gli esperti identificano nei comportamenti alimentari scorretti, insieme a fumo e alcol, i fattori primari di rischio per le malattie croniche più frequenti in Italia. Per questo il Ministero dell’Istruzione e del Merito, insieme al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, si è impegnato affinché nelle scuole venga promossa l’educazione alimentare. Ogni pasto ha un suo specifico orario. Il momento migliore per fare colazione, ad esempio, dipende dall’orario in cui ci si sveglia. Fare colazione più di tre ore dopo il risveglio non è consigliabile.
Dopo una fredda e piovosa giornata trascorsa tra lavoro e impegni scolastici, una doccia rilassante e un piatto caldo sono due ingredienti base per una serata tranquilla a casa. Scegliere di consumare la cena sempre allo stesso orario avrà notevoli benefici sulla salute del corpo e della mente.
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