Quando organizzo un aperitivo a casa, lo Spritz lo preparo in questo modo

Un drink che racconta storie e tradizioni secolari, capace di riunire amici e colleghi in un momento di pura convivialità: e voi quale Spritz preferite?

A volte un drink può nascondere un passato affascinante e inaspettato. Dietro ogni sorso c’è una storia che merita di essere scoperta e gustata lentamente.

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Come preparo lo Spritz (Ketumbar.it)

Ti sei mai chiesto cosa si nasconde dietro un semplice bicchiere di Spritz veneziano? Potrebbe sembrare solo un cocktail, una bevanda rinfrescante per rilassarsi, ma la sua storia e il significato che porta con sé vanno ben oltre. In realtà, lo Spritz è un simbolo di un’intera cultura, un rito che affonda le radici nella storia e che oggi rappresenta molto più di un aperitivo.

Il fascino di questo drink risiede nel suo equilibrio perfetto, nella capacità di unire gusti diversi in una bevanda che è tanto semplice quanto ricca di carattere. Vino bianco, Aperol o Campari, e una spruzzata di seltz o acqua minerale frizzante: pochi ingredienti che, miscelati insieme, danno vita a un’esperienza che conquista al primo sorso. Ma come si è arrivati a questa combinazione così amata?

La storia dello Spritz

Tutto inizia nel XIX secolo, durante l’impero asburgico, quando i soldati e diplomatici austriaci, abituati a bevande meno forti, si trovano di fronte ai robusti vini veneti. Per renderli più leggeri, iniziano ad aggiungere dell’acqua, creando così il primo prototipo di Spritz. Quell’azione semplice, uno “spruzzo” d’acqua, è diventata un gesto iconico che ha dato il nome a uno dei cocktail più famosi di sempre. L’idea era quella di rendere il vino più accessibile, ma ciò che ne è nato è stato qualcosa di molto più grande: una tradizione che ha resistito al tempo.

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Un brindisi tra amici con lo Spritz (Ketumbar.it)

Ma lo Spritz che conosciamo oggi non è solo una questione di vino e acqua. Col tempo, alla ricetta si sono aggiunti altri elementi, come l’Aperol e il Campari, che hanno reso il drink più complesso e interessante. L’Aperol Spritz, con il suo caratteristico colore arancione e il gusto dolce e agrumato, è diventato un simbolo in tutto il mondo. Anche se la versione con Campari, con il suo sapore più deciso e amaro, ha i suoi appassionati, è indiscutibile che l’Aperol abbia reso questo drink accessibile a un pubblico più ampio, grazie alla sua leggerezza e freschezza.

Perfetto per l’aperitivo e versative: io lo Spritz lo preparo in questo modo

Un altro aspetto affascinante dello Spritz veneziano è la sua versatilità. Ogni città, ogni bar ha la sua interpretazione della ricetta, e per questo motivo ogni Spritz può essere diverso, ma sempre riconoscibile. Che sia fatto con Prosecco o con vino bianco fermo, che sia dolce o amaro, resta un elemento imprescindibile della convivialità veneziana. E non può mancare l’accompagnamento con i cicchetti, piccoli stuzzichini serviti nei tipici bacari veneziani. Sono proprio questi momenti di condivisione, accompagnati da un bicchiere di Spritz, che raccontano l’anima di Venezia e delle sue tradizioni.

Non è un caso che, negli ultimi anni, lo Spritz abbia conosciuto un successo internazionale. Fino a poco tempo fa, era una tradizione riservata quasi esclusivamente al nord-est dell’Italia. Ma qualcosa è cambiato. Complice una fortunata campagna pubblicitaria e la capacità del cocktail di adattarsi ai gusti moderni, lo Spritz è diventato un’icona globale. Oggi, viene preparato e servito in tutto il mondo, spesso utilizzando il Prosecco, che lo rende ancora più leggero e facile da bere, mantenendo la sua caratteristica freschezza.

Nel 2011, l’International Bartenders Association ha riconosciuto ufficialmente l’importanza dello Spritz veneziano, inserendolo nella lista dei cocktail della nuova era. Questo riconoscimento ha sancito il suo ruolo nella storia moderna dei drink, ma per i veneziani, lo Spritz è molto di più: è parte della loro identità. È un momento di pausa, un modo per ritrovarsi e condividere storie e risate.

Che tu preferisca un Aperol Spritz dal gusto leggero e fruttato, un più deciso Campari Spritz, o una delle varianti meno conosciute come il Cynar Spritz, ciò che non cambia è il significato che questo drink porta con sé. Dietro ogni bicchiere c’è una storia, un passato fatto di tradizioni che si sono evolute e adattate ai tempi, ma che non hanno mai perso il loro spirito originale.

Il prossimo brindisi che farai con un Spritz in mano, ricorda che stai partecipando a un rito che ha attraversato secoli e confini. Un semplice cocktail che racchiude in sé la magia della convivialità veneziana e che, sorso dopo sorso, continua a unire le persone in ogni parte del mondo.

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