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Quanto prende di pensione Alvaro Vitali: per Pierino è davvero una miseria

Alvaro Vitali, tra successi e rimpianti: “Mi hanno messo da parte, e Lino Banfi non mi ha più cercato”.

C’è un silenzio inspiegabile che aleggia attorno a una figura che ha segnato un’epoca del cinema italiano. Alvaro Vitali, un volto che per molti è ancora indissolubilmente legato a risate e comicità, oggi sembra scomparso dall’attenzione pubblica, nonostante la sua fama sia tutt’altro che spenta. Il nome di Vitali rimane impresso nei ricordi di chi lo ha amato nei suoi anni d’oro, ma qualcosa si è rotto. La gente lo riconosce ancora per strada, ma il cinema lo ha lasciato da parte, e con esso anche quei colleghi che un tempo condividevano il palcoscenico con lui.

Alvaro Vitali, Pierino per sempre (Ketumbar.it)

L’ascesa di Vitali nel panorama cinematografico è avvenuta in modo quasi casuale. Un giovane elettricista romano, con una naturale propensione alla comicità, fu notato dal grande Federico Fellini, che lo trasformò in una presenza familiare nei suoi film. Era il 1969 e Vitali si ritrovava a lavorare come comparsa in “Satyricon”. Da quel momento, la sua carriera subì un’impennata: da modeste guadagni settimanali, passò a cifre esorbitanti, come le 70mila lire al giorno che Fellini gli offrì per partecipare ad altre produzioni, tra cui il celebre “Amarcord”. Un riconoscimento che non solo lo rese famoso, ma gli permise anche di compiere gesti importanti per la sua famiglia, come l’acquisto di una casa per sua nonna.

Il misterioso silenzio su Alvaro Vitali

Il vero boom arrivò con il cinema delle commedie sexy, un genere che dominava la scena tra gli anni ’70 e ’80. Vitali divenne uno degli attori più richiesti, lavorando a fianco di nomi che avrebbero segnato la storia del cinema popolare italiano, come Edwige Fenech e Lino Banfi. Quegli anni furono per lui un periodo di grande successo e frenesia, con quasi 150 film all’attivo e una vita vissuta tra set cinematografici, nuove automobili e sogni realizzati. La sua spontaneità e la capacità di far ridere con il solo sguardo lo avevano reso l’anima di numerose pellicole di successo.

Alvaro Vitali in un suo film (Ketumbar.it)

Nonostante ciò, l’apice della sua carriera non durò a lungo. All’inizio degli anni ’80, improvvisamente, il telefono smise di squillare. Le chiamate dei produttori si fecero sempre più rare, i ruoli nei film diminuirono e il mondo del cinema sembrava aver voltato pagina, dimenticandosi di lui. Un declino che lo colse di sorpresa, dato che fino a poco tempo prima godeva di una popolarità invidiabile. Vitali non si è mai spiegato fino in fondo cosa abbia provocato questa interruzione così brusca, ma il silenzio che lo circonda oggi, nel mondo dello spettacolo, è difficile da accettare.

Ciò che rende la sua situazione ancora più dolorosa è il distacco da alcuni amici e colleghi del passato. Tra questi, spicca il nome di Lino Banfi, con cui Vitali aveva condiviso numerosi set e che oggi sembra averlo completamente dimenticato. Questo distacco rappresenta per l’attore una ferita aperta, un vuoto che non riesce a colmare, e che aggiunge un’ulteriore nota amara alla sua già difficile condizione. Nonostante la lontananza dalle scene e l’apparente oblio, la gente non lo ha mai dimenticato del tutto. Ancora oggi viene fermato per strada, con richieste di selfie e ringraziamenti per le risate di un tempo, segno che il pubblico non ha mai smesso di volergli bene.

La misera pensione di Alvaro Vitali: come fa a sopravvivere?

Oggi Vitali vive una vita molto diversa rispetto a quegli anni di successo e abbondanza. Con una pensione modesta di 1200 euro al mese, l’attore ammette con un pizzico di amarezza che i suoi contributi previdenziali sono stati mal calcolati dalle case di produzione, che lo hanno segnato per meno giorni di lavoro rispetto a quelli effettivamente svolti. Un passato di grandi incassi e notorietà si è trasformato in una quotidianità più sobria, in cui cerca di arrotondare partecipando a spettacoli e serate, soprattutto nelle regioni del Sud Italia.

Nonostante tutto, Vitali non ha mai perso il desiderio di tornare a recitare. Il suo sogno è realizzare un ultimo grande film, un’opera che gli permetta di dimostrare ancora una volta il suo talento e di riconquistare quell’attenzione che oggi sembra mancare. “Vorrei un’ultima opportunità per far vedere che possono ancora credere in me”, dice l’attore con una determinazione che non lo ha mai abbandonato.

Il destino di Alvaro Vitali resta un enigma per molti. Un uomo che ha vissuto un’ascesa travolgente, che ha fatto ridere generazioni di italiani, e che oggi vive nel ricordo di quegli anni, in attesa di un’occasione per riprendere il posto che gli spetta nel mondo del cinema.

Simone Cornetti

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