I pensionati che dimenticano di inviare all’INPS un modulo fondamentale rischiano la revoca del trattamento pensionistico: scopriamo di cosa si tratta e come correre ai ripari.
La pensione è una tappa di vita importante, che segna la fine del proprio percorso lavorativo. Dopo anni passati al lavoro, con il pensionamento si rivede la propria routine, dedicandosi finalmente a se stessi e alle proprie passioni. Inoltre, con l’età che avanza essere in pensione significa ritagliarsi al giusto riposo, prendendosi cura della propria salute.
Vista l’importanza della pensione è cruciale essere sempre ben informati sulle novità riguardanti questo comparto in continua evoluzione. Infatti, il sistema pensionistico italiano è soggetto a costanti trasformazioni: in questo periodo di Manovra di bilancio, il tema delle pensioni è sul tavolo del Governo. Mentre si sta decidendo se rimuovere strumenti particolari e alzare l’età pensionabile, emerge un altro aspetto al quale prestare attenzione. Si tratta di un modulo che potrebbe far persino perdere il diritto alla pensione.
Pensione e il modello Red: in cosa consiste
I pensionati devono prestare attenzione a un aspetto molto importante, riguardante la compilazione del modello Red. Se si ci si dimentica di presentarlo all’INPS, oppure lo si compila in modo errato, è necessario correre subito ai ripari. Il Red rappresenta infatti una dichiarazione fondamentale con cui il pensionato si assicura la prestazione pensionistica nel tempo. Dimenticarsi del Red potrebbe comportare perfino la revoca della pensione e, proprio per questo, è un aspetto fondamentale occuparsene.
Nel caso in cui si compili erratamente il Red è necessario intervenire prontamente segnalando all’INPS le eventuali dimenticanze in merito ai propri dati anagrafici. Nel caso in cui, invece, le informazioni siano errate è possibile compilare un modello di rettifica ad hoc da inviare all’ente con cui sostituire gli sbagli precedenti con le informazioni corrette (qui trovi un aggiornamento importante dedicato al mondo delle pensioni).
Il modulo di rettifica può essere consegnato all’INPS tramite il sito, ricorrendo al portare con le proprie credenziali. In alternativa ci si può far aiutare da un Caf oppure chiedere supporto a un patronato: in ogni caso è necessario indicare sia le informazioni errate indicate e le nuove correzioni. In caso di diversi modelli Red inviati, l’Inps fa riferimento all’ultimo.
Modello Red: cosa accade se non si invia
Qualora per sbaglio si inviasse il modello Red in ritardo si potrà correre ai ripari. L’Inps invia infatti una comunicazione di sollecito per quei soggetti che non inviano in tempo il modello compilato: da questa comunicazione c’è tempo fino a 60 giorni per adoperarsi per trasmettere il modello Red. In caso si slitti ancora questa scadenza il trattamento pensionistico viene sospeso, come previsto dall’articolo 13 del D.L. 78/2010.