L’opera di recupero messa in atto è qualcosa di visto solo nei film. C’è tanta avventura alle spalle di quanto accaduto per realizzare un ambizioso obiettivo.
Whisky vecchio di 150 anni, questa è una straordinaria opera cominciata all’incirca un secolo e mezzo fa. Nell’ormai lontano anno 1878 una nave commerciale, la goletta James R. Bentley stava percorrendo i Grandi Laghi nel Nord America.
Il suo percorso la stava portando verso Chicago e Buffalo, dove avrebbe dovuto scaricare il suo importante carico di whisky. Questa missione però si trasformò in una tragedia quando la nave affondò nel lago Huron, portando con sé non solo il relitto ma anche i semi, che rimasero sepolti in fondo al lago per più di cento anni.
Solamente nel 1984 il relitto della James R. Bentely fu riscoperto. E tutto questo segnò l’inizio di un’avventura che avrebbe unito storia, scienza e tradizione distillatoria. Quarant’anni dopo la riscoperta di quel che ne restava della James R. Bentley, un team di ricerca della Michigan State University ha intrapreso la missione di recuperare il prezioso carico di semi di segale, appartenente a una varietà ormai estinta.
Il 20 settembre 2024 una squadra specializzata si è immersa nelle impervie acque del lago Huron, utilizzando un equipaggiamento innovativo ma semplice. Gli esperti hanno utilizzato dei lunghi tubi di metallo progettati per aspirare i semi dalla stiva della nave, senza danneggiare il relitto stesso.
Ebbene, il recupero è stato un successo. Sebbene il numero esatto di semi ritrovati non sia stato specificato, il team ha riportato a galla una quantità significativa di semi che, incredibilmente, si sono rivelati ancora vitali. Subito dopo il recupero, i semi sono stati conservati in condizioni ottimali, portati in laboratorio e studiati dal professor Eric Olson, il quale ha confermato la loro vitalità.
Nonostante la buona notizia sulla vitalità dei semi, le speranze di farli germogliare si sono rivelate infruttuose. Olson ha ipotizzato che i mitocondri presenti nelle cellule dei semi si siano “disattivati” nel corso degli anni, ostacolando il processo di germinazione. Questa scoperta ha portato il team a considerare alternative ulteriori e non contemplate in un primo momento per resuscitare la storica varietà di segale, battezzata come Bentley.
Il piano B degli scienziati prevede l’estrazione di materiale genetico dai semi recuperati ed il successivo “riassemblaggio” del loro genoma. Questo processo potrebbe includere la combinazione del materiale genetico stesso della segale Bentley con quello di una varietà più moderna, nota come Rosen, che ha sostituito la Bentley nei campi del Michigan più di un secolo fa.
L’obiettivo di questa operazione è molto ambizioso: creare una nuova varietà di whisky realizzata con segale antica. Un prodotto del genere potrebbe riportare in vita una tradizione dimenticata, e non solo. Per molti tutto questo ha già portato al verificarsi di un risultato importante, ovvero la promozione del turismo e la valorizzazione delle distillerie del posto. Per quello che è un significativo benefici in termini economici e di immagine.
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