Togliere i termosifoni, puntando su un sistema alternativo di riscaldamento e avere la casa calda è possibile, anche in modo più efficace rispetto alla stufa a pellet.
Ora che l’inverno è ormai alle porte non si può prescindere dall’accensione del riscaldamento in casa, per questo sarebbe bene fare un controllo generale all’impianto qualche tempo prima per avere la garanzia che funzioni adeguatamente. I sistemi da sfruttare per creare il tepore tanto desiderato sono diversi, non è detto che sia necessario puntare necessariamente sui termosifoni, anche se chi è più freddoloso sceglie di mantenerli ma affiancandoli ad altro.
In realtà, è possibile eliminare del tutto i caloriferi e creare comunque un ambiente favorevole per tutti, anche con un occhio al portafoglio, aspetto che non può certamente essere secondario. Chi pensa che l’ideale in questi casi possa essere la stufa a pellet deve ricredersi, c’è infatti qualcosa di alternativo, altrettanto efficace e che garantisce anche un risparmio in bolletta.
Chi ama i termosifoni li apprezza soprattutto per la possibilità di mettersi vicino e riscaldarsi, cosa che non è evidentemente possibile con altre soluzioni alternative, quali ad esempio il riscaldamento a pavimento o quello a parete, che stanno prendendo piede nelle case più moderne. I più scettici, infatti, ritengono che questi sistemi non siano così efficaci, per questo possono arrivare a pensare di inserire una soluzione come la stufa a pellet, diffusa soprattutto al Nord. Questa non è ingombrante e si adatta bene a ogni locale, ma può essere alla lunga costosa.
In realtà, c’è qualcosa di differente, che può consentire addirittura di eliminare del tutto i caloriferi, ottenendo un duplice obiettivo: avere un impianto di riscaldamento moderno e funzionante, ma allo stesso tempo risparmiare sui costi che si ritroveranno in bolletta. Si tratta di qualcosa che si sta diffondendo solo recentemente, ma che chi ha provato ha apprezzato non poco e ha notato diversi benefici.
Il riferimento è ai pannelli radianti, che sfruttano il fenomeno dell’irraggiamento: questo permette lo scambio di calore tra corpi solidi senza dover riscaldare l’aria, con temperature più basse rispetto ai metodi tradizionali. Questo è quello che si andrà a ricreare:
Si riduce inoltre la possibilità che ci siano movimenti d’aria, che possono essere fastidiosi e che possono comportare uno spreco di energia. E’ possibile scegliere in questo caso tra tre differenti tipi quello che si ritiene sia più adatto alle proprie esigenze: a parete, a pavimento, a soffitto. In genere, molti propendono per quelli a pavimento, con l’aria calda che sale naturalmente verso l’alto.
La loro potenza, che si misura in watt, varia a seconda delle dimensioni del pannello, nella maggior parte dei casi si va da 300 a 1200. La grandezza ideale dovrebbe essere decisa sulla base del livello di isolamento della stanza, tenendo presente un costo che va dai 100 ai 500 euro, a seconda della dimensione, più questa è elevata maggiore è la potenza. I costi da sostenere saranno comunque inferiori sia rispetto ai caloriferi sia rispetto alla stufa a pellet, così come l’efficienza.
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